Muggia
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Muggia | |||
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: | |||
Altitudine: | 3 m s.l.m. | ||
Superficie: | 13 km² | ||
Abitanti: |
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Densità : | 1.032 ab./km² | ||
Frazioni: | Aquilinia(Žavlje), S.Barbara(Korošci), Chiampore, Zindis, Lazzaretto-S.Bartolomeo(Sveti Jernej), Belpoggio(Beloglav), Vignano | ||
Comuni contigui: | Capodistria(Koper) (SLO), San Dorligo della Valle(Dolina), Trieste | ||
CAP: | 34015 | ||
Pref. tel: | 040 | ||
Codice ISTAT: | 032003 | ||
Codice catasto: | F795 | ||
Nome abitanti: | muggesani | ||
Santo patrono: | Santi Giovanni e Paolo | ||
Giorno festivo: | 26 giugno | ||
Sito istituzionale | |||
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Muggia (Muja in veneto e dialetto triestino, Mugla in antico muglisano, Milje in sloveno) è un comune di 13.412 abitanti in provincia di Trieste.
Indice |
[modifica] Geografia
È l'unico lembo d'Istria rimasto all'Italia dopo i trattati di Parigi (1947) e Osimo (1975).
[modifica] Appartenenza linguistica
La popolazione è quasi per la sua totalità di madrelingua italiana:
Appartenenza linguistica (censimento 1971) |
95,30% madrelingua italiana |
4,70% madrelingua slovena |
[modifica] Storia
Muggia sorse probabilmente come castelliere (villaggio fortificato) protostorico (età del ferro, VIII-VI secolo a.C.).
Dopo l'inizio della penetrazione romana nel Friuli e la fondazione di Aquileia nel 181 a.C., il territorio venne conquistato insieme al resto dell’Istria con le campagne condotte nel 178-177 a.C.. I Romani vi posero un accampamento, Castrum Muglae, per difendere le vie di comunicazione con la colonia dalle incursioni degli Istri.
Dopo la caduta dell'impero romano, a Muggia si avvicendarono le dominazioni del goto Teodorico, , dei Longobardi, degli Avari e dei Franchi. Nel 931 quando fu donata dai re d'Italia Ugo e Lotario al Patriarcato di Aquileia. Nel 1354 subì un attacco da parte dei Genovesi e passò nel 1420 alla Repubblica di Venezia.
Alla fine del XV secolo, l'abitato sul colle fu progressivamente abbandonato e gli abitanti si trasferirono sulla riva del mare, presso il "Borgo Lauro", dove tuttora si trova la cittadina moderna.
Dopo la fine della Repubblica di Venezia (1797), passò sotto il dominio asburgico, sotto il quale sviluppò una fiorente industria cantieristica navale, continuata fino alla crisi solo nella seconda metà del XX secolo, in seguito alla mutata politica italiana del dopoguerra in merito alle strategie produttive. Dopo la chiusura del Cantiere S.Rocco ( con trasferimento di molte maestranze al Cantiere S.Marco di Trieste), ed di quello detto Felszegy, sopravvisse solo il piccolo Cantiere Matassi che ha cessato una attività piena solo nel 1990.
Nell'Ottocento si estinse il dialetto muglisano, una parlata ladina affine al tergestino. L'ultimo parlante muglisano, Giuseppe De Jurco, morì nel 1889. Va rilevato che per lungo tempo il muglisano convisse con l'attuale muggesano, dialetto di tipo veneto-orientale, fino a quando quest'ultimo non lo sostituì definitivamente nel corso dell'800.
[modifica] Storia contemporanea
Muggia è tra le città decorate per la Guerra di liberazione, insignita della medaglia d'argento al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana "dopo l'8 settembre 1943" e fin alla fine della seconda guerra mondiale.
Il suo comune subì le prime amputazioni territoriali a seguito del trattato di pace del 1947 (a favore della Zona B del Territorio libero di Trieste). Anche le rettifiche territoriali previste dal Memorandum di Londra 1954, con la definitiva assegnazione della Zona B del Territorio libero di Trieste all'amministrazione jugoslava, furono effettuate a spese di Muggia (10 km² circa con 3.500 abitanti). Tenendo conto che oggi il Comune di Muggia ha 13 km² perse nelle due fasi la metà del suo territorio.
Oggi Muggia punta molto sul turismo e sul commercio, grazie alla ritrovata centralità nella nuova Europa.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Luoghi d'interesse
Sul colle Muggia Vecchia è stato realizzato il Parco archeologico di Muggia Vecchia (Castrum Muglae), che ospita una chiesa dedicata a Maria Assunta, unico edificio rimasto in piedi, e le tracce archeologiche dell'abitato medioevale.
La chiesa di Santa Maria Assunta è attestata a partire dal XIII secolo, ma la sua costruzione risale probabilmente al X. È divisa in tre navate da archi poggianti su pilastri. Le cappelle alla terminazione delle navate laterali e il presbiterio, rialzato sulla navata centrale, presentano una recinzione con plutei dell'VIII-IX secolo, probabilmente riutilizzati da un edificio più antico. Vi si trova un ambone circolare, con un leggio decorato da sculture. Nella chiesa si conservano inoltre affreschi del XIV e XV secolo.
I resti del borgo medioevale sono stati rimessi in luce dalle indagini archeologiche: un tratto di strada su cui si aprivano diverse distinte case, su un lato della strada appoggiate alle mura di cinta, un'abitazione che conserva resti del piano superiore, accessibile da una scala esterna in muratura e presumibilmente sede dell'officina di un fabbro al piano terra.
Gli scavi hanno rimesso in luce anche tracce di frequentazione nell' VIII secolo a.C. (una cava da cui vennero scavate lastre di arenaria, successivamente sistemata con murature di contenimento. I rinvenimenti testimoniano la presenza di un centro abitato, di cui tuttavia non si sono rinvenute le tracce, tra l'VIII e il VI secolo a.C.
Il castello di Muggia, che si affaccia sul porto, è invece di proprietà privata, e viene aperto al pubblico solo in particolari occasioni.
[modifica] Cultura
[modifica] Carnevale muggesano
Fonti storiche lo fanno risalire addirittura al XV secolo. Da allora il Carnevale ha naturalmente mutato aspetto, sono andati infatti scomparendo i costumi improvvisati e gli scherzi satirici per fondersi nella creazione di carri allegorici e maschere. Il sapore di un multicolore spettacolo popolare è però rimasto la caratteristica principale di questa festa. Nella sua formula attuale il Carnevale è organizzato come un concorso a premi per carri e gruppi in costume che, bandito dall'apposito comitato organizzatore, sfila per le strade di Muggia la domenica di carnevale: la compagnia folcloristica che ha vinto più edizioni del carnevale muggesano è l'Ongia, fondata nel 1939.
[modifica] Muggesani celebri
- Willer Bordon, uomo politico
- Ugo Carà , scultore
- Dario Hubner, calciatore
- Giuseppe Negrisin, scultore
- Maria Rabitsch, in arte Emilia Veldes. Cantante lirica e varietà . Nata il 15 marzo 1903, morta il 27 luglio 1981. Considerata, negli anni 30 "l'usignolo della RAI"
- Vasco Vascotto, velista
- Vittorio Vidali, uomo politico
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Nerio Nesladek (lista civica) dal 11/04/2006
Centralino del comune: 040 3360111
Email del comune: urp@com-muggia.regione.fvg.it
[modifica] Gemellaggi
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Muggia
[modifica] Collegamenti esterni
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