Monte Guglielmo
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Monte Guglielmo | |||||||||||||||||
![]() Massiccio del Monte Guglielmo visto dal Pian del Bene, in Val Trompia. |
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Paese | ![]() |
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Regione | ![]() |
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Provincia | ![]() |
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Altezza | 1.957 m s.l.m. | ||||||||||||||||
Catena | Alpi | ||||||||||||||||
Coordinate | |||||||||||||||||
Altri nomi e significati | Gölem (bresciano), ossia "colma", "culmine". Il toponimo lombardo affianca quello italiano nella cartografia ufficiale. | ||||||||||||||||
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Il Monte Guglielmo - o Gölem in bresciano - è una montagna di 1957 metri che si eleva nelle Prealpi bresciane.
Indice |
[modifica] Il nome
Il nome originario assegnato alla montagna è quello in lingua lombarda, Gölem, erroneamente italianizzato in Guglielmo solo in epoche recenti, quindi, senza alcun riferimento al nome proprio di persona. Il toponimo è infatti il corrispondente dialettale di "colma" (dal latino culmen, culmine), ossia una montagna di media altezza con vetta priva di vegetazione e dai versanti poco impervi[1].
Caso raro in una regione come la Lombardia in cui attualmente non è ammessa una seconda lingua ufficiale oltre all'italiano, la denominazione originale compare a fianco del toponimo italianizzato anche nella cartografia ufficiale dell'Istituto Geografico Militare e sulle carte del Touring Club Italiano.
[modifica] Descrizione
Il Gölem si trova a cavallo della dorsale che divide il solco della media Val Trompia dal bacino del Lago d’Iseo. La montagna culmina nel Dosso Pedalta (m 1957), massima elevazione della corona di montagne attorno al Sebino, ma la vetta del Gölem propriamente detto si trova poco più a sud, e prende il nome di Cima di Castel Bertino (m 1948), sulla quale all’inizio del XX secolo è stato eretto un imponente monumento al Redentore. Tra le vette minori che compongono la lunga e discontinua dorsale del Guglielmo si ricordano la Corna Tiragna (m 1857) a sud-est, la Punta Caravina (m 1847) a nord-ovest, il Monte Stalletti (m 1717) ad est.
La montagna ha aspetto imponente e severo: facilmente identificabile, in assenza di nebbie e foschie, da ogni angolo della Pianura padana centrale, troneggia sui rilievi circostanti le cui vette raggiungono altezze di gran lunga inferiori. Il versante meridionale si presenta spoglio e arido, mentre le pendici occidentali sono ammantate da foreste di abeti sino al limite della vegetazione arborea, collocato intorno ai 1650 metri.
Notevole il panorama che si può ammirare dalle cime: nelle giornate limpide, specialmente d’inverno, si può avere una vista d’insieme dell’intero arco delle Prealpi Lombarde, fino ai grandi massicci alpini come l’Adamello e le Dolomiti di Brenta; una veduta dall’alto di tutta la pianura lombarda, sino agli Appennini che la chiudono a sud
[modifica] Alpinismo
[modifica] Itinerari escursionistici
Numerose escursioni consentono di raggiungere la vetta (ed il sottostante Rifugio Almici, m 1861) partendo dai paesi di fondovalle e in riva al lago. Certamente la via d’accesso più comoda è la strada carrareccia che da Cislano (frazione di Zone, m 617) conduce al Passo della Croce di Marone (m 1166) dov’è un rifugio. Da qui una stradina sterrata (chiusa agli autoveicoli), passando per le malghe Malpensata (m 1348), Guglielmo di sotto (m 1575), Guglielmo di sopra (m 1744), sale al Rifugio Almici da dove è possibile portarsi in pochi minuti in vetta.
Per coloro che salgono dal versante triumplino, la via più breve parte da Pezzoro (frazione di Tavernole sul Mella, m 911), raggiunge il rifugio CAI Valtrompia (m 1259), sale decisamente ripida sino agli Stalletti Alti (m 1690) per poi avvicinarsi alla cima di Castel Bertino in modo più dolce. Altri itinerari, più o meno impegnativi, partono da Zone (sentiero per la Val Vandul, Malga Casentiga, Rifugio Almici), Pisogne (sentiero da Passabocche per Medelet, Punta Caravina, Rifugio Almici), Caregno (sentiero panoramico per Monte Bifo, Stalletti Bassi, Stalletti Alti), Inzino (itinerario di fondovalle lungo la Val Lana fino a Colonno, poi sentiero per Malga Costarica e Corna Tiragna).
Un richiamo particolare va fatto per il sentiero 3V che compie l’intero periplo della Val Trompia rimanendo sempre in quota. Il 3V tocca la Croce di Marone, il rifugio Almici e il Pedalta scendendo poi in direzione del Colle di San Zeno.
[modifica] Scialpinismo
Il Monte Guglielmo è frequentato in inverno e in primavera da un notevole numero di scialpinisti che trovano nei pendii innevati della montagna un buon campo di allenamento, soprattutto grazie al fatto che la sommità del Guglielmo è normalmente coperta di neve da dicembre ad aprile.
[modifica] Manifestazioni
Il Monte Guglielmo è sede di un'importante corsa podistica nazionale, la Proài-Gölem, che da Provaglio d'Iseo giunge in vetta alla montagna dopo circa 30 chilometri di percorso (l'esatta lunghezza e la precisa collocazione del traguardo possono variare a seconda dell'edizione). La gara ha luogo nel mese di giugno.