Marino Darsa
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Marino Darsa, in croato Marin Držić (Ragusa di Dalmazia, 1508 – Venezia, 1567), scrittore e drammaturgo raguseo.
Di nobile origine, fu a Siena nella giovinezza. Viaggiatore, tornò a Ragusa dove si propose nell'arte drammatica. Pur canonico ebbe una vita movimentata, visse da gaudente, sensibile al denaro, troppo spesso oberato dai debiti e ricercato dai creditori. Per il suo modo di vivere e i piccoli intrighi era inviso alla cittadinanza ragusea. Nelle sue opere traspare il rancore e la rivalsa. I suoi personaggi sono popolani che furbescamente si fanno beffa dei nobili e dei ricchi mercanti. La lingua usata è una parlata mista italo-slava, la stessa usata dal popolino, in voluto contrasto col bell'eloquio dei ragusei benestanti e colti.
bibliografia: Dalmazia di F. Semi e V. Tacconi-Del Bianco editore
Sono passati 500 dalla nascita di Marin Drzic a Dubrovnik (Ragusa). Lui era uno dei più importanti scrittori croati rinascimentali, l’uomo che ha dimostrato la migliore forza creativa nelle sue due commedie: Dundo Maroje (Zio Maroje) e Skup (L’Avaro), le opere che ancora oggi, dopo la metà del millennio, sono molto attuali. Tranne scrivere, era attivo nelle numerose aree sociali e ha causato molte contraddizioni nel suo tempo.
Tra l’altro era prete, rettore universitario, attivista politico, in breve, l’uomo con la biografia interessante dalla quale estraevamo cronologicamente alcuni avvenimenti interessanti. Dobbiamo menzionare un’altra volta che è il 500° anniversario di questo grande scrittore, e l’anno 2008 è stato proclamato l’anno di Marin Drzic.
1508 Marin Drzic, dopo chiamato Vidra (Lontra), nacque a Dubrovnik nella famiglia popolare. La stessa famiglia nella generazione precedente dette lo scrittore Dzore Drzic.
1538 Drzic è scelto per la funzione dell’organista nella cattedrale di Dubrovnik, e alcuni mesi dopo Vijece umoljenih (il Senato) gli assegna il sussidio per il continuo dell’educazione.
1541 Nella città toscana di Siena Marin Drzic è scelto per la funzione del rettore universitario.
1542 La polizia di Siena conduce l’indagine su una rappresentazione nella casa privata. Anche Drzic, il rettore, partecipa nella rappresentazione, recitando il ruolo dell’amante. I partecipanti sono puniti gravemente, ma il governo non è severo a Drzic per la sua posizione sociale.
1543 Drzic si trova ad Ancona, dove insieme con l’atro oriundo di Dubrovnik prende in prestito 100 ducati di costì dal certo fiorentino, e dopo di questo, lo incontriamo a Dubrovnik nel gennaio del 1546. Negli anni seguenti esercita la funzione del rettore della chiesa di Tutti i Santi, gestendo nello stesso tempo il suo podere modesto e facendo gli affari statali piccoli.
1545 Il ritorno a Dubrovnik e l’incontro con il conte austriaco Regendorf. Il viaggio a Vienna e Costantinopoli.
1546 Di nuovo a Dubrovnik dopo le dispute politiche con alcuni abitanti di Dubrovnik a Costantinopoli.
1548. “La compagnia Pomet” rappresenta la commedia Pomet che è persa. 1549 C’è la prima rappresentazione del dramma pastorale Tirena, i contemporanei e i cittadini attaccano Drzic e lo accusano per il plagio. Drzic si difende, e anche gli altri lo difendono, tra cui e anche lo scrittore di riguardo Mavro Vretanovic.
1550 Novela od Stanca (Farsa di Stanac) è rappresentata
1551 La commedia in prosa Dundo Maroje (Zio Maroje) è scritta
1552 La prima rappresentazione di Pjerina
1553 Le commedie Mande e Arkulin sono rappresentate
1555 Le rappresentazioni di Skup (L’Avaro) e Grizula
1558 Il governo si oppone alla rappresentazione della commedia Hekuba
1562 Marin Drzic lascia Dubrovnik e riceve la posizione del cappellano del vescovo veneziano a Venezia, dove viveva suo fratello Vlaho
1566 La cospirazione contro il governo oligarchico nella città nativa di Dubrovnik, che è stata sognata per lungo tempo e pensata precisamente, ha ricevuto la sua conferma testuale nelle lettere a Cosimo Medici. Le lettere rimangono senza risposta.
1567 Drzic muore a Venezia, sepolto nella tomba comune della Basilica di San Giovanni e Paolo.