Mahalia Jackson
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Mahalia Jackson (New Orleans, 26 ottobre 1911 – Chicago, 27 gennaio 1972) è stata una cantante statunitense.
Nata in una capanna sulle rive del fiume Misissippi, Mahalia Jackson viene considerata la più grande cantante di spirituals. Con la sua voce riesce a rendere questi canti molto espressivi e suggestivi. Rifiuta ogni proposta di passare a generi più commerciali e meno impegnati. Verso i 16 anni si è trasferita a Chicago trovandovi lavoro come domestica, infermiera, e perfino lavandaia. Si dedicherà poi a tempo pieno in un centro di bellezza al Madame C.J. Walker e poi allo Scott Institute of Beauty Culture, per poi tesaurizzare tale addestramento per mettersi in proprio. Ben presto, però, sarà ricercatissima nell’ambiente ecclesiastico come vocalist solista soprattutto nella celebrazione dei funerali, dopo aver fatto parte del più grande coro della chiesa battista di Salem. La sua particolare voce di contralto era conosciuta in tutte quelle piccole chiese statunitensi, dalla costa est a quella ovest, in cui canterà in modo inusuale ed energico le più belle canzoni del repertorio gospel. Nel 1936 sposerà Isaac Hockenhull, un colto manager e dopo un periodo assieme al Gospel Johnson Singers, l’anno dopo, comincerà ad incidere per l’etichetta Decca. Quando le vendite dei suoi dischi cominceranno a calare si dedicherà completamente al suo salone di bellezza. Tuttavia dopo cinque anni di tour musicali assieme al compositore Thommy Dorsey in teatri e nelle chiese di gospel, la popolarità di Mahalia si arricchirà con un nuovo contratto discografico, questo volta con l’etichetta Apollo, con cui inciderà il periodo che va dal 1946 al 1954. Dal '54 al 1967 sarà sotto contratto con la Colombia, dove si consoliderà ulteriormente come cantante ricca di humour. Durante gli anni 50, la voce della Jackson è praticamente ovunque: in radio, in televisione e nei concerti intorno al mondo. Peculiare sarà la sua famosissima esibizione del 1957 al Festival Jazz di Newport, in un programma speciale solo di gospel, in cui fagociterà l’attenzione del pubblico sotto una fitta pioggia. Nel 1954 sarà la presenza fissa delle trasmissioni notturne domenicali della CBS e due anni dopo riscuoterà un successo senza pari nello spettacolo di Ed Sullivan in cui sancirà definitivamente la musica gospel nella corrente principale dell'America. Nella sua vasta carriera si annovera un’esibizione nel 1960 con il presidente Dwight Eisenhower. Negli ultimi anni della sua vita si dedica alle battaglie civili per la conquista dei diritti dei neri e abbraccia con entusiasmo i temi del movimento pacifista. Nel 1963 partecipa al fianco di Martin Luther King alla marcia a Washington durante la quale intona la celebre We shall overcome.
Dopo la morte avvenuta a Chicago nel 1972 per insufficienza cardiaca e diabete, viene sepolta al Providence Memorial Park di Metairie, in Louisiana.
Nel 1978 è stata introdotta nella Gospel Music Hall of Fame.
[modifica] Bibliografia
Gildo De Stefano , Il Canto Nero, Gammalibri Editore, Milano 1982.
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