Lingua caria
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Cario () † | |
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Regioni:Parlato in: | Anatolia |
Periodo: | Estinta intorno al I secolo AC |
Classifica: | non nelle prime 100 |
Scrittura: | Alfabeto cario |
Tipologia: | SOV |
Filogenesi: |
Indoeuropeo |
Statuto ufficiale | |
Codici di classificazione | |
Lingua - Elenco delle lingue - Linguistica | |
La lingua caria era parlata dal popolo dei Cari, che viveva nella regione anatolica della Caria (parte dell'attuale Turchia). Era appunto una lingua anatolica, apparentemente connessa con quella lidia e quella licia. Erodoto la cita più volte nelle Storie: ciò testimonia l'importanza che ancora aveva nella Grecia classica e pre-classica. È inoltre attestata in un certo numero di nomi propri di persona: Sangodo, Kafeno, Truoles, Nastes, Nomione, Mausolo ecc..) e in un corpus di iscrizioni da cui è stato possibile identificare alcune parole di origine caria.
La lingua caria fu pesantemente influenzata dalle vecchie lingue autoctone dell'Anatolia, come quella pre-indoeuropea dei Lelegi, che erano vissuti in Caria (e con i quali i Cari furono a volte confusi). L'ellenizzazione della Caria avrebbe portato alla scomparsa di questa lingua nel I secolo a.C. o agli inizi dell'era cristiana.
La decifrazione dei segni e l'interpretazione della lingua presenta ancora ardui problemi di soluzione. Gli studi specialistici sono seguiti da varie istituzioni internazionali e dalla Turchia in particolare. Tali studi sono seguiti anche dall'Istituto per gli Studi Micenei ed Egeo-Anatolici del CNR.
[modifica] Parole carie
- avka 'situazione' (in lidio avka-, 'una situazione')
- cehi 'lui' (in licio se-si, 'lui')
- glous 'ladro, pirata'
- kave 'un prete' (in lidio kave, 'un prete')
- lile 'espiazione', 'propiziazione' (in ittita 'lila', 'espiazione', 'propiziazione')
- mukwar 'una preghiera' (in ittita mugawwar, 'una preghiera')
- ravmi 'liberato' (ittita arawa, 'libero')
- sav- 'glorificare'
- sav, sava 'qualcosa di buono' (in lidio sav-, 'buono')
- tavse 'potente' (in lidio tavs'a, 'potere' <nella PIE *teu, 'potente', 'gonfio')
- ul-, velu- (in ittita walla, 'elogiare' <PIE *wel, 'augurare', 'volontà')
- usselos 'una persona le cui azioni sono di poco conto nell'ambito di un evento o di un'organizzazione' (<PIE *wedh, 'spingere', 'forzare', 'colpire')
- ussos 'lancia' (<PIE *wedh, 'spingere', 'forzare', 'colpire')