Gualtiero Jacopetti
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Gualtiero Jacopetti (Barga, 4 settembre 1919) è un giornalista, regista e documentarista italiano. È noto come il creatore, insieme al collaboratore Franco Prosperi, del genere cinematografico dei Mondo movie.
[modifica] Biografia
Dapprima giornalista, negli anni '50 interpretò il ruolo di un avvocato in Un giorno in pretura di Steno. Negli stessi anni si fece notare come sceneggiatore di Europa di notte (1959) di Alessandro Blasetti, considerato l'antesignano dei film Mondo, e nel 1960-61 realizzò assieme a Franco Prosperi il documentario Mondo Cane, rassegna internazionale di usanze bizzarre, erotiche e crudeli. Nonostante le aspre critiche per la durezza delle immagini e il cinismo del commento, il film ottenne un successo enorme in tutto il mondo ed una nomination all'Oscar per la migliore colonna sonora.
A Mondo Cane seguì Mondo Cane 2 (1963), sequel meno violento del precedente ma altrettanto apprezzato dal pubblico, in cui molti contributi provenivano anche da Abruzzo, Calabria e Lazio (suggestive le immagini che riportano la processione e i particolari usi della confraternita dei Sacconi rossi, nella cripta della Chiesa di San Bartolomeo all'Isola, sull'isola Tiberina). Jacopetti lavorò sempre in coppia con l'amico Franco Prosperi e con una troupe dove figurava come organizzatore lo scrittore Stanislao Nievo, pronipote di Ippolito Nievo.
Dopo La donna nel mondo, analisi della condizione della donna in vari paesi (1963) Jacopetti realizzò insieme a Prosperi Africa addio (1965-66), scioccante resoconto sui tragici effetti della decolonizzazione in Africa, con drammatiche immagini sul selvaggio sfruttamento della fauna africana. Anche questo film venne duramente stigmatizzato dalla critica, che accusò il film di razzismo e gli autori di comportamenti sconsiderati (il settimanale L'Espresso sostenne che i registi avrebbero fatto ritardare un'esecuzione capitale per permetterne la ripresa).
Nel 1971 i due registi realizzarono Addio zio Tom, beffarda indagine sulla schiavitù negli Stati Uniti dell'Ottocento. Il film si discosta dai precedenti reportages perché palesa sin dalla prima inquadratura che si tratta di una ricostruzione filmata: due giornalisti scendono da un elicottero proveniente dal futuro per un reportage "in soggettiva" sul commercio degli schiavi.
Nel 1975 Jacopetti diresse Mondo Candido, trasposizione in chiave moderna del "Candido" di Voltaire. Questo lavoro, che univa visionarietà e ironia, non venne compreso né dalla critica né dal pubblico ed ebbe grossi problemi produttivi.
Sguardo profondo e attento del contraddittorio rapporto tra tradizione e globalizzazione sfrenata, nel corso della sua carriera Jacopetti è stato accusato a più riprese di razzismo e di un fanatismo di stampo fascista. Alle dure accuse il regista ha sempre ribadito di essere un liberale, concepito come lo intendeva il suo maestro di giornalismo Indro Montanelli.
Jacopetti lavorò inoltre con la televisione giapponese nella realizzazione di alcuni documentari. Attualmente vive a Roma e la sua vena di viaggiatore lo porta ancora a intraprendere spedizioni e viaggi.
[modifica] Filmografia
- Mondo cane (1962)
- La donna nel mondo (1963)
- Mondo cane 2 (1963)
- Africa addio (1966)
- Addio zio Tom (1971)
- Mondo candido (1975)