Golden gol
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Il golden gol (anche golden goal, ing. gol d'oro) è la prima rete messa a segno durante i tempi supplementari di una partita di calcio, che pone fine all'incontro e assegna la vittoria alla squadra che l'ha realizzata. La regola del golden gol, introdotta a livello internazionale nel 1996, fu abolita da tutte le competizioni ufficiali nel 2004.
Il metodo del golden gol era utilizzato per decidere il risultato della partita negli incontri ad eliminazione che terminavano in parità al termine dei 90 minuti di gioco regolamentari. L'idea venne resa pubblica per la prima volta in una lettera apparsa sul quotidiano londinese The Times il 16 aprile 1992. Al termine del tempo regolamentare, si giocano due tempi supplementari di 15 minuti ciascuno. Se una delle due squadre segna una rete durante i supplementari, quella squadra vince la partita, che termina all'istante. Il gol vincente è chiamato golden goal.
Se non ci sono segnature al termine dei supplementari, il risultato viene deciso ai calci di rigore.
Inizialmente questo metodo era chiamato in modo informale anche sudden death o morte improvvisa, secondo la terminologia già in uso in altri sport come l'hockey su ghiaccio e il football americano, che ricorrono a metodi simili in caso di parità. Questa espressione fu però bocciata dalla FIFA, perché veniva percepita in modo negativo. "Golden goal" è il termine ufficialmente adottato dalla FIFA con l'introduzione della nuova regola, la cui applicazione non era obbligatoria, ma era lasciata alla discrezione degli organizzatori delle singole competizioni calcistiche.
Il golden gol è stato applicato per la prima volta in un torneo internazionale in occasione della fase finale dei campionati europei di calcio under 21 nel 1994, quando l'Italia batté in finale il Portogallo con rete di Pierluigi Orlandini nei tempi supplementari, aggiudicandosi il campionato europeo di categoria. A livello di nazionali maggiori, la prima manifestazione internazionale in cui venne applicata la regola del golden gol fu il Campionato europeo del 1996 in Inghilterra. La finale del torneo tra Germania e Repubblica Ceca fu la prima partita decisa da un golden gol, ad opera del centravanti tedesco Oliver Bierhoff. Anche la finale del mondiale femminile under 19 del 2002 fu decisa da un golden goal, che diede la vittoria alla nazionale USA ai danni delle padrone di casa del Canada. La nazionale italiana in particolare ha subito due sconfitte al golden goal: all'Europeo 2000 per opera della Francia (2-1, gol di David Trezeguet), e al Mondiale 2002 per opera della Corea del Sud (2-1, gol di Ahn Jung-Hwan). Nel 2001, la finale di Coppa UEFA tra Liverpool e Alavés fu decisa da un'autorete spagnola che regalo la vittoria agli inglesi per 5-4.
La regola del golden gol fu introdotta per stimolare il gioco offensivo, e ridurre il ricorso ai calci di rigore. Tuttavia era opinione diffusa che la nuova regola ottenesse l'effetto contrario, perché sempre più squadre decidevano di adottare un gioco molto difensivo per evitare di subire gol. L'unica eccezione degna di nota fu l'incontro tra Inghilterra e Germania agli Europei del 1996. Si pensava anche che la regola mettesse una pressione eccessiva sull'arbitro.
Nel 2002 la UEFA introdusse una nuova regola, chiamata silver gol ("gol d'argento"), per gli incontri che richiedevano tempi supplementari per decidere il risultato. Se veniva segnato un goal, la partita non terminava immediamente, bensì continuava fino alla fine di quel tempo supplementare, dopodiché se una delle due squadre era in vantaggio, la partita finiva, altrimenti si continuava con il secondo tempo supplementare ed eventualmente con i rigori. Spettava agli organizzatori delle singole competizioni calcistiche scegliere se adottare il golden goal, il silver, o nessuna delle due regole.
Nel febbraio 2004 la International Football Association Board (IFAB) ha abolito sia il golden goal sia il silver goal, che sono stati eliminati dai regolamenti del calcio dopo i campionati europei del 2004 in Portogallo.
Nella storia, a dire il vero, si era registrata in alcune edizioni della FA Cup nel primo dopoguerra una sorta di golden goal che però non portava ai rigori. Infatti ai tempi supplementari una squadra avrebbe vinto quando veniva segnato il primo gol, ma si giocava ad oltranza. In un incontro una rete fu realizzata dopo 202' minuti di gioco, mentre un altro incontro terminò una volta passato il 500' (otto ore di gioco) per oscurità.