Giuseppe Pomba
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Giuseppe Pomba (Torino, 1795 – Torino, 1876) è stato un editore italiano.
Assumendo il controllo della stamperia "Vedova Pomba e figli", fondata nel 1814 (precedentemente era una libreria nata alla fine del XVIII secolo)[1], la trasforma nella casa editrice "Giuseppe Pomba" che, in seguito alla fusione con la Tipografia Sociale di Torino, ha dato origine alla Unione Tipografico-Editrice Torinese (UTET) nel 1854.
Tra i primi editori in senso moderno, spiccò nel periodo preunitario come imprenditore dotato di capacità di innovare e come editore lungimirante ed attento alle problematiche del nascente settore. Fu un riferimento, sino all'Unità d'Italia, nel panorama editoriale italiano, impegnato a "creare un pubblico", quando i lettori erano una strettissima minoranza, e ad affrontare il problema della mancanza di tutela del diritto d'autore.
Nel tentativo di allagare il mercato librario, unificando i mercati dei singoli stati preunitari, Pomba nel 1844 lancia la proposta di un "Emporio librario di Livorno", come raccoglitore dei cataloghi degli editori della penisola; il progetto tuttavia fallì in breve[1].Il fallimento è attribuibile al fatto che non tutti gli editori della penisola aderirono al progetto, pur avendo dato parola. L'emporio librario di Livorno si ridusse a ricevere le eccedenze delle vecchie edizioni che le Case non volevano più tenere per sè, per gli eccessivi costi di deposito. Opere ormai datate e spesso in cattive condizioni, e non, come voleva il progetto di Pomba, tutte le nuove edizioni in duplice copia. Eguale destino seguì la rivista organo ufficiale dell'Emporio, "La Bibliografia" che, nelle idee dell'ideatore avrebbe dovuto fungere da registro nazionale delle pubblicazioni, in modo da garantire i produttori contro la pirateria libraria, una delle minacce maggiori dell'allora nascente mercato librario internazionale. "La Bibliografia", registrando solo le poche opere inviate all'Emporio, risultò da subito lacunosa ed inutile, fallendo nello stretto giro di un paio d'anni.
Come imprenditore attento allo sviluppo tecnologico fu il primo ad introdurre in Italia nel 1830 una stampatrice a cilindro "Cowper"[2] e fu sempre il primo ad introdurre nel 1847 un torchio a vapore[1].
[modifica] Note
- ^ a b c Maria Iolanda Palazzolo, Geografia e dinamica degli insediamenti editoriali, in Storia dell'editoria nell'Italia contemporanea a cura di Gabriele Turi, Firenze, Giunti, 1997, pp. 17-18, 42-43, 20
- ^ Mario Infelise, La nuova figura dell'editore, in Storia dell'editoria nell'Italia contemporanea a cura di Gabriele Turi, Firenze, Giunti, 1997, p. 73
[modifica] Bibliografia
- Gabriele Turi (a cura di), Storia dell'editoria nell'Italia contemporanea, Firenze, Giunti, 1997, ISBN 8809212363
- Luigi Firpo, Vita di Giuseppe Pomba da Torino libraio tipografo editore, Torino, UTET, 1975
