Gallina Polverara
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La gallina Polverara è una razza di gallina a cui è stata ufficialmente riconosciuta l'origine italiana
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[modifica] Origini
Come per la "cugina" gallina padovana, pare che le origini della gallina Polverara vadano ricercate nell'est europeo. Nel 1300, l'astronomo e filosofo Giovanni Dondi dell'Orologio riportò dalla Polonia dei meravigliosi polli ciuffati. Questi, col tempo fuoriusciti dalla sua tenuta in quel di Padova ed accoppiatisi con i polli allevati nei villaggi vicini, avrebbero dato origine a queste due pregiate razze avicole. In particolare, la città di Polverara si distinse dal 1400 in poi per la bellezza e la bontà dei suoi polli, allevati all'aperto tutto l'anno, che dormivano sugli alberi la notte e che si nutrivano nelle campagne, liberi. Nel corso dei secoli questi animali conobbero alterne fortune, e furono pure citati nelle opere letterarie di Bernardino Scardeone e di Alessandro Tassoni. purtroppo la razza subì un tracollo verso l'inizio del 1900, tanto che a stento si riuscì a salvarla. Un secondo tracollo, più grave, si ebbe negli ultimi 50 anni, con la perdita di molti allevamenti amatoriali e l'ibridazione con polli di tipo meramente commerciale. Pressoché estinta nel 2000, la gallina Polverara si salvò grazie all'opera di Bruno Rossetto, che per cinquant'anni ha allevato questi avicoli. Fu lui a dare ad Antonio Fernando Trivellato il nucleo di esemplari che gli permise di ricostituire la razza. Oggi essa vanta alcune migliaia di capi distribuiti in 5 grandi allevamenti e in numerosi altri allevamenti amatoriali. È anche una delle razze oggetto del progetto COVA, che si occupa di varietà avicole venete minacciate.
[modifica] Caratteristiche
La gallina polverara è provvista di una cresta ridotta o quasi assente, che nei maschi diventa spesso una coppia di cornetti dispostri a "V" davanti al ciuffo. In alcuni esemplari un terzo cornetto più piccolo sovrasta le narici. Il caratteristico ciuffo composto da piume fitte non è dovuto, come nella gallina padovana, ad un'ernia cerebrale e ad una modifica del cranio. È presente la barba, i bargigli sono rudimentali se non assenti.
Presente oggi con due varietà di colore, la nera e la bianca, in passato erano note altre colorazioni, come la camoscio la dorata. La carne è scura e dal sapore delicato.
Il suo peso varia da 2,8/3 chilogrammi per i maschi ai 2 chilogrammi per le femmine.
[modifica] Riproduzione
La gallina Polverara depone uova bianche di circa 40 grammi di peso. Le galline Polverara non sono buone chiocce - di norma solo una su dieci presenta l'istinto alla cova. Diventa quindi quasi indispensabile il ricorso ad una balia (gallina, tacchina) o ad una incubatrice artificiale. La schiusa delle uova avviene, come negli altri polli, dopo 21 giorni. I giovani impiegno molti mesi ( fino a 9) prima di arrivare a completa maturazione.