Furie
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Le Furie sono le tre figure della mitologia romana, dette anche Furie anguicrinite (dal greco angue + crinito, ovvero che ha serpenti in luogo di capelli).
Vedi anche Erinni come venivano chiamate nella mitologia greca.
Le tre Furie:
Si rappresentavano con la bocca spalancata nell'atto di cacciare urli terribili, con il capo coperto di vipere al posto dei capelli e con le mani piene di carboni e tizzoni ardenti.
[modifica] Bibliografia
- Dionigi di Alicarnasso, Ρωμαικης Αρχαιολογιας (Rhomaikes Archaiologias, Antichità romane, II,75.
- Cicerone De natura deorum III,18,46
- Marziano Capella De nuptiis Mercurii et Philologiae II,164
- Claudio Claudiano De Raptu Proserpinae I,39
![]() « Coniurant Furiae crinitaque sontibus hydris
Tesiphone quatiens infausto lumine pinum Armatos ad castra vocant pallentia Manes » |
![]() « Fanno lega le Furie, e Tisifone, avvolta di Maligni
colubri, squassa con sinistri bagliori la torcia e chiama all'esangue raduno gli armati spettri » |
(Claudio Claudiano, De Raptu Proserpinae I,39 )
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