Folchetto di Marsiglia
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Per favore, aggiungi il template e poi rimuovi questo avviso.
Per le altre pagine a cui aggiungere questo template, vedi la relativa categoria.
Universalemente conosciuto sotto il nome di Folco di Tolosa (v.1155 - 1231), Folchetto di Marsiglia o Folco di Marsiglia nasce da una famiglia genovese stabilitasi a Marsiglia. Dopo essere stato mercante e trovatore, divenne monaco dell' ordine di Cîteaux, poi infine vescovo di Tolosa. Tra i grandi trovatori, è il solo che ricopre il ruolo di traditore, a causa della sua adesione alla crociata di Simone IV di Montfort contro gli eretici Albigesi.
E' un grande trovatore dall'opera potente, riconosciuta nelle corti di Barcellona, Tolosa e Provenza, quando il suo amore non corrisposto per Eudoxie de Montpellier lo porterà a farsi monaco con l'intenzione di ritirarsi dal mondo, nel 1195, data del suo ultimo poema. Nel 1201 viene nominato abate dell'Abbazia di Thoronet; poi vescovo di Tolosa dal 1205 fino alla sua morte. E' il solo sostegno che i legati pontifici trovano fra i chierici e gli aristocratici del Midi durante la terribile repressione degli Albigesi, il ramo provenzale dei Catari.
In seguito, il suo personaggio con tutto il suo paradosso di grande poeta che ha tradito, a causa di una delusione d'amore per una dama, verrà rievocato nelle poesie d'amor cortese che continuano a comporre i trovatori nel corso del XIII secolo, che segna la fine della cultura del Midi, aventi per tema la follia amorosa e gli accordi e le discordanze tra forma poetica e condotta morale.
Con San Domenico, lottò contro l'eresia catara e assistette alla fondazione dei primi monasteri del futuro Ordine dei Predicatori, compreso quello di Prouille. Nel 1229 fu fra i fondatori dell'Università medievale di Tolosa. E' un santo venerato il 25 dicembre.
Dante lo stimava profondamente già al tempo della stesura del De Vulgari Eloquentia. Si suole, infatti, far iniziare l'attività della Scuola poetica Siciliana con la traduzione, che in realtà è una assai più complessa trasposizione ed interpretazione, di una lirica di Folchetto da parte di Jacopo da Lentini.