Falcata
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La falcata è il movimento compiuto dalle gambe di un corridore nel momento in cui il piede tocca il suolo e l'altro prende contatto con il suolo.
Comprende essenzialmente tre fasi:
- ammortizzazione
- impulso
- sospensione
l'andatura di una falcata dipende dall'elevazione dei ginocchi e dalla posizione più o meno alta del bacino rispetto al suolo.
La sua efficacia dipende da due fattori:
- frequenza
- ampiezza
i quali sono interdipendenti, ossia quanto più grande è il numero di falcate effettuate in un secondo, tanto più la lunghezza della falcata tende a diminuire e viceversa.
L'allenamento alla corsa a piedi ha lo scopo, soprattutto nella velocità di raggiungere e di mantenere la maggior frequenza è la maggior ampiezza.
In una corsa di 100 metri, la frequenza più elevata si produce nei primi 15 e 20 metri, l'ampiezza massima nel finale di corsa, mentre la maggior velocità viene registrata verso i 40 metri.
La differenza fra la lunghezza massima della falcata di un velocista e la lunghezza media delle sue falcate per tutto il percorso varia per velocisti di classe mondiale fra i 16 ed i 21 cm., ed è indipendente dalla statura e dalla lunghezza delle gambe.
Nel mezzofondo, la minor frequenza delle falcate permette di apprezzarne meglio la qualità: più la distanza è grande, più la falcata del corridore tente a diventare radente.
Tra gli atleti che hanno impressionato, per la loro caratteristica falcata è da ricordare il cubano Alberto Juantorena, vincitore dei 400 e 800 metri alle olimpiadi estive di Montreal 1976