Cigarette Burns - Incubo mortale
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Cigarette Burns - Incubo mortale | |
Titolo originale: | Cigarette Burns |
Paese: | Usa, Canada |
Anno: | 2005 |
Durata: | 60' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | horror |
Regia: | John Carpenter |
Sceneggiatura: | Drew McWeeny, Scott Swan |
Produttore: | Lisa Richardson, Tom Rowe |
Produttore esecutivo: | Keith Addis, Morris Berger, Stephen R. Brown, Andrew Deane, Mick Garris, John W. Hyde |
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Fotografia: | Attila Szalay |
Montaggio: | Patrick McMahon |
Musiche: | Cody Carpenter |
Scenografia: | David Fischer |
Costumi: | Lyn Kelly |
Trucco: | Adina Shore, Dana Hamel, Tana Lynn Moldovanos |
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Incubo mortale è l'ottava puntata della prima stagione del film TV serial americano Masters of Horror, diretta da John Carpenter.
[modifica] Trama
Kirby Sweetman (Norman Reedus) è un cinefilo sfegatato, gestore di una sala cinematografica e pieno di debiti. Un giorno gli viene commissionata una ricerca di un film intolato La Fin Absolue du Monde, da un eccentrico e ricco collezionista. La pellicola, proiettata una sola volta ad un film festival europeo e poi sparita, alcuni dicono distrutta, poiché la sua visione aveva causato tra gli spettatori un raptus improvviso di isteria e follia omicida. Il film pare sia così penetrante con i suoi messaggi subliminali e che le sue emozioni siano così forti e palpabili da divenire vero agli occhi di chi lo guarda. Un vero e proprio Vaso di Pandora, che suscita la curiosità e la brama di possesso di ogni cinefilo.
[modifica] Descrizione del film
Le bruciature di sigaretta (cigarette burns appunto) sono una caratteristica tecnica dei vecchi film, dei cerchi neri, simili a delle bruciature, che in un paio di fotogrammi appaiono durante la proiezione, segnalando così a chi metteva le pellicole quando la bobbina stava terminando e si doveva sostituirla. Ne parla Dario Argento in un intervista, che pare una sorta di ringraziamento a Carpenter che nel film stesso lo cita facendo ritagliare e catalogare a un suo personaggio un fotogramma di Profondo Rosso. Da Argento Carpenter, prende infatti la tecnica della camera fissa, efficacissima in inquadrature che vogliamo creare tensione. Cigarette burns è Un film nel film. Una ricerca ossessiva. Metafora di quella ricerca che ognuno di noi fa dentro se stesso nei confronti del proprio lato oscuro. Cercarlo già di per se ci condanna a scoprirlo, ma alla fine comunque ci salva. Dove finisce la passione e dove inizia l'ossessione? Si arriva a desiderare che "La fin absou du monde" esista davvero per poterla vedere, e vedere il lei il nostro stato più oscuro. un viaggio che rimanda al viaggio Dantesco. Ben si presta il suo titolo francese che rimanda ai Poeti maledetti (Poètes maudits).
Tra le scene memorabili ci sono l'angelo incatenato, a cui sono state tagliate le ali (come a rimarcare l'assenza di ogni protezione) e la scena tanto splatter quanto poetica di colui che ha visto migliaia di film e di fronte a tanta perfezione non può altro che inserire le proprie budella nella Macchina da presa a mò di pellicola cinematografica sul proprio io interiore. La sua domanda implicita è, esiste una tale arte che sia così perfetta da poter assumere carne e sangue? Oltre "The Ring", "8mm - Delitto a luci rosse" e "Profondo rosso" il film cita una delle migliori pellicole di Carpenter, quel "Il seme della follia", col grande Sam Neill, in cui la minaccia della materializzazione del male con connessa apocalisse finale è rappresentata dal libro dello scrittore Sutter Cane.
[modifica] Collegamenti esterni
- Scheda su Cigarette Burns - Incubo mortale dell'Internet Movie Database
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