Cattedrale di Luni
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La Cattedrale di Luni, cioè la Pieve di Santa Maria (o Plebs Civitatis) sorgeva a Luni nei pressi del porto e dell'antico foro. Non più esistente dal XIII secolo circa, è stata individuata da campagne di scavo ancora in corso come edificata su una domus romana della fine dell'epoca repubblicana tra la fine del IV e l'inizio del V secolo, cioè nel periodo in cui si ritiene venisse fondata la Diocesi di Luni. é citata la prima volta in un documento del 879 di Carlomanno Re d'Italia.Subì fino al XII secolo subì vari restauri e rifacimenti prima di essere abbandonata assieme alla città all'inzio del XIII secolo e sparire. Nonostante questo il vescovo Enrico da Fucecchio nel 1273 volle celebrare la sua prima messa in ciò che restava dell'antica Cattedrale.
In quanto Cattedrale era chiesa matrice di tutte le chiese della Diocesi, ma la sua giurisdizione plebana era limitata alla città, e alla campagna intorno, all'incirca compresa tra la sponda sinistra del Magra, quella destra del fosso Lavello, fino alla zona di Nazzano presso Carrara: comprendeva le odierne Marina di Carrara, Nazzano, Avenza e Fontia nel comune di Carrara, una piccola parte di quello di Fosdinovo, tutto quello Ortonovo e Castelnuovo Magra, oltre a lembi di quelli di Ameglia e Sarzana.
In questo ampio territorio erano compresi molteplici edifici religiosi, in primis le altre chiesi di Luni: quella dedicata a San Pietro (di cui resta il toponimo e l'omonima strada San Pero), una cappella dedicata a Santa Giuliana presso il porto, una a San Maurizio con tanto di ospedale. L'avanzare delle paludi e della malaria, le scorrerie saracene e normanne provocarono il progressivo abbandono della città, e lo stesso Vescovo insieme al Capitolo (sorto entro gli inizi dell'VIII secolo e dotato di svariati beni, tra cui una cappella dedicata a San Martino nella zona di Ortonovo, la chiesa di San Pietro ad Avenza, gli ospedali di San Lazzaro nell'omonima località sarzanese e di San Leonardo a Castelnuovo Magra, in località Ospedale) vagarono per circa due secoli di borgo in borgo, pur tornando a Luni e nella sua Cattedrale per le feste solenni. Dopo lunghe trattative il Vescovo Gualtiero II nel 1201, concorde con i Canonici, ottenne il trasferimento della sede episcopale dalla Cattedrale di Luni a Sarzana cum auctoritate domini Innocentii Pape tercii communi utilitate tocius cleri et populi episcopatus poiché della città nulla spes de eius reedificatione remansit. Questa decisione viene ulteriormente ratificata dal Papa nel 1203 e nel 1204 considerando come Luni "così divori e consumi i suoi abitatori che pochi o nessuno più vi dimora, nè vi è più un popolo che conservi e difenda i diritti e le libertà della Chiesa".
In seguito a questo il Vescovo Gualtiero II cedette le due pievi sarzanesi al Capitolo, in cambio del borgo di Avenza: il territorio plebano dell'antica cattedrale, ridotto di tutta la zona di Avenza, Nazzano e Fontia, rimaneva di proprietà del Capitolo che, poiché la città era pressoché deserta e in rovina, in pratica possedeva solo le cappelle rurali. Il 25 aprile di ogni anno Vescovo, clero e popolo si dirigeva in processione tra le rovine delle chiese, per tutto il XIII secolo i Vescovi continuarono a prendere possesso della Diocesi con un rito celebrato nell'antica Cattedrale, presso cui venivano seppelliti i morti almeno fino agli inizi del XIV secolo.