Carmelo Sciuto Patti
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Carmelo Sciuto Patti (...) è un architetto italiano.


Si occupò della progettazione di molti edifici pubblici e religiosi nella provincia di Catania, dalla seconda metà del 1800 al primo ventennio del 1900.
Nel 1866 presentò il progetto per la facciata della Chiesa della Santissima Annunziata di Paternò.
Tra il 1868 e il 1869 realizzò in stile freddo e accademico, il campanile e il cupolino della Cattedrale di Catania, ed inoltre s'impegnò anche nella progettazione del campanile della Chiesa di Sant'Agata la Vetere, sempre a Catania.
Tra il 1872 e il 1874 nel capoluogo etneo si vide la realizzazione di altri suoi due progetti: la Chiesa di Santa Maria della Guardia e la Chiesa della Madonna de la Salette. A questo periodo risale anche un'altra opera a lui attribuita, la Chiesa della Madonna del Rosario in Fleri, frazione di Zafferana Etnea.
Nel 1889 viene interpellato per la questione del complicato progetto della Strada Italia di Acireale, un corso che avrebbe dovuto collegare la Basilica di San Sebastiano all'incrocio con via Sciacca (oggi via Lorenzo Madden). Su invito del Sindaco della città valutò un progetto già redatto, giungendo alla conclusione che «...il progetto quale è stato redatto, a mio avviso, è di difficile riuscita sotto il rapporto estetico, specialmente per ciò che riguarda il profilo altimetrico, al quale inconveniente non può per nulla ovviarsi senza una radicale modifica di esso» (ASCA, Opere pubbliche, Tit. XIII.10.1, 1892, n. 2864).
Tra il 1897 e il 1928 viene realizzata, a Zafferana Etnea, l'imponente facciata della Chiesa Madre intitolata alla Madonna della Provvidenza. In quest'opera, l'architetto, riuscì ad assemblare gradevolmente stili di epoche diverse, con un risultato pregevole.
Carmelo Sciuto Patti, che esercitò l'attività di ingegnere oltre che di architetto, si occupò anche dei rilievi dei substrati lavici sui quali fu costruita la città di Catania, individuando in una preziosa carta geologica nove differenti zone di lava formanti il sottosuolo del capoluogo etneo. Queste zone sono: Santa Sofia, Larmisi, Rotolo (lave preistoriche); Fratelli Pii (693 a. C.); Carvana (122 a. C.); Cifali (252 d. C.); Ognina e Crocefisso (1381 d. C.); Lava del 1669 d. C.
[modifica] Bibliografia
- K. Trovato - La Strada Italia - Logos, anno III numero 1, gennaio-marzo 1996.
- G. Pistorio - Il Priorato di S. Giacomo e Zafferana Etnea - Biblioteca della Provincia Regionale di Catania, 2006.
- D. Andronico - L'Etna e le sue meraviglie - 1980