Candido (rivista)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il Candido è stato un settimanale umoristico, fondato nel 1945 a Milano da Giovanni Mosca e Giovannino Guareschi (che ne fu anche direttore fino al 1957), edito da Angelo Rizzoli. Erede del Bertoldo, celebre rivista satirica degli anni trenta dello stesso editore e a cui Mosca e Guareschi avevano collaborato, usciva il sabato e si basava sulla satira dalla politica italiana degli anni del dopoguerra, in particolar modo verso i comunisti e l'Unione Sovietica. Più volte "Candido" fu oggetto di durissimi attacchi dalla stampa democristiana e comunista per le sue tendenze monarchiche.
Il Candido si trovò a poter contare fin da subito, fra redattori e collaboratori, su una rosa di fuoriclasse che comprendeva, oltre agli stessi Guareschi e Mosca, autori come Indro Montanelli, Leo Longanesi, Carletto Manzoni, Walter Molino, Oreste Del Buono e Nino Nutrizio. Fu anche grazie a una tale redazione, che la rivista ottenne un successo pressoché indiscusso.
Famoso rimase lo slogan «Nel segreto della cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no!», con cui il giornale si schierò durante la campagna elettorale del 1948, contribuendo notevolmente alla vittoria della Democrazia Cristiana sul Fronte Democratico Popolare.
Nel 1946 il settimanale si era schierato a favore della scelta istituzionale monarchica, tanto che alle Elezioni Politiche del 1953 Guareschi fece schierare il giornale a favore del Partito Nazionale Monarchico, lamentando una corruzione dilagante all'interno degli ambienti della DC ed un reale disinteresse per il problema spinoso di Trieste, allora ancora sotto amministrazione Alleata. Scelta che venne replicata anche nel 1958 quando nonostante gli scarsi risultati, "Candido" invitò a votare per i due partiti monarchici.
Alcune delle sue rubriche divennero così popolari da entrare nel parlato, come le vignette che fanno parte della serie con il proverbiale ritornello «Obbedienza cieca, pronta e assoluta: contrordine compagni!», dove venivano sbeffeggiati i militanti comunisti — i trinariciuti, disegnati con una terza narice che secondo Guareschi serviva a «far uscire il cervello da versare all'ammasso del Partito» che avrebbe pensato al loro posto.
Ottennero grande successo anche i racconti di satira politica di Mondo Piccolo (1946), che delineavano con spassosa comicità la piccola guerra tra il parroco di campagna Don Camillo e il sindaco comunista Peppone.
Il 10 novembre 1957 Alessandro Minardi subentrò nella direzione a Guareschi.
Nel 1961 chiuse definitivamente le pubblicazioni.
[modifica] Voci correlate
Nel 1968 Giorgio Pisanò ha fondato un settimanale dallo stesso nome, del quale ha mantenuto la direzione fino al 1992.