Bohème (movimento artistico)
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Il termine bohemian fu usato per la prima volta nel diciannovesimo secolo per descrivere lo stile di vita non tradizionale di artisti, scrittori, musicisti e attori marginalizzati e impoveriti delle maggiori città Europee. I Bohemians, o semplicemente Bohème, sono stati associati ad un punto di vista politico non ortodosso e privo di affermazione sociale, che veniva spesso espresso attraverso rapporti sessuali extramatrimoniali, frugalità e "Povertà volontaria". Nei paesi del sud America erano, solitamente, i figli delle più ricche famiglie della nazione, che tendevano a divenire poveri e dipendenti da alcool per copiare fedelmente i loro ispiratori europei. Il termine emerse in Francia nel 1800 quando artisti e poeti iniziarono a concentrarsi nei bassifondi e nelle classi minori nel vicinato gitano. Era credenza popolare (soprattutto in Francia) che i gitani fossero provenienti dalla Boemia, una regione dell'attuale Repubblica Ceca: da qui deriva il termine bohemian.
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[modifica] Origini del Termine e fonti
I letterati Bohéme vennero associati, nell'immaginario francese, con gitani vagabondi: persone al di fuori delle convenzioni sociali e disinteressate dalla opinione altrui su se stessi. Nell'opera francese Carmen é presente il primo riferimento ai Bohémienne nei libretti di Meilhac e Halévy (1875).
"Il Termine Bohéme é comunemente accettato nei nostri giorni in riferimento ad alcuni tipi di letterati gitani, non importa in che lingua essi parlino e in che città abbiano dimora [...]. Un Bohéme é semplicemente un artista o un letterato che, consciamente o meno, secerne dalle arti convenzionali." (Revisione del 1862 Westminister).
Il secondo grande riferimento,anche se non in ordine temporale, che permise anche una grossa popolarizzazione del termine é dovuto a Henry Murger nella sua collezione di storie brevi "Scene della vita Bohème" pubblicato nel 1845. L'idea del Murger formò culturalmente il tema principale della La Boheme di Giacomo Puccini del 1896. A sua volta Puccini divenne la fonte di ispirazione per Jonathan Larson che creò quindi il Musical "Rent" e successivamente un film riportante lo stesso nome. Lo spettacolo musicale di Larson contiene una canzone, "La vie Bohème"che celebrà la cultura postmoderna bohemian. Nel senso da noi studiato in Inglese il termine fu popolarizzato dall'opera "Vanity Faird" di William Makepeace Thackeray pubblicata nel 1848 che offre una percezione dello stile di vita alternativo e fuori da ogni regola sociale e morale. Il romanzo "Bohemian Culture Tribly" di George du Maurier vuole, invece, narrare delle fortune di tre Bohème, della loro modella irlandese e di due musicisti dell' Est Europeo. L'azione sì svolge nel quartiere artistico di Parigi.
Accademici e teorici sono stati lenti a definire il movimento artistico Bohème come politicamente e socialmente avanguardia non conformista. Il più serio studio di questo movimento é stato fatto da Virginia Nicholson e sì chiama "Among the Bohemians: Experiments in living 1900 1939" ed é del 2002. Il suo lavoro analizza sistematicamente lo stile di vita boho (altro diminutivo per indicare i bohemian) di tutti i tipi di artisti che facevano parte del movimento, quindi ne delinea una seriedi caratteristiche comuni che viaggiano attraverso i soldi, l'amore e il sesso, l'educamento infantile, la bellezza, la presentazione personale e i vestiti, la pulizia personale, i viaggi, ecc.
[modifica] Lo stile di vita
Il termine è associato con vari artisti e comunità accademiche. Il Dizionario dell'American College definisce il Bohème come "una persona con tendenze artistiche e/o letterate che vive e attua senza riguardo per le convenzioni e regole sociali, né, tantomeno, verso l'onestà personale. I Bohème attuano uno stile di vita che non gli fa preoccupare sul domani, permette il perseguimento della musica, del colore e delle relazioni intrapersonali senza l'ausilio del denaro che odiano. Amano il vagabondaggio e la povertà dai beni materiali. Si autodefiniscono anime libere perché non rispecchiano i canoni sociali, le leggi dettate dall'uomo, da suo pudore e dalla sua coscienza. Vivono con vestiti semplici e simili a quelli della cultura hippie ance se influenzati da una cultura gitana e di vagabondaggio. L'igiene personale viene curata il minimo possibile, o, in altri casi, completamente trascurata.
[modifica] I tipi di Bohéme secondo Murger
Ne "La vie Bohéme" Murger descrive tre tipi di bohemian che spesso ha incontrato:
- Sognatori Sconosciuti - Artisti amatori che non cercano la pubblicità ma credono che essa arriverà per loro. Loro sono poveri e spesso muoinono per questa condizione. Sono i Bohéme fino a qui descritti
- Amatori - Sono borghesi che decidono di diventare Bohéme per il divertimento di farlo. Spesso sì annoiano e tornano ad essere borghesi.
- Bohemian Ufficiali Famosi - Sono bohéme giunti al successo universali e grazie a questo sono divenuti molto ricchi. Nonostante cià essi rinunciano a tutto pure di continuare a vivere nella loro frugalità e nel loro stile di vita stravagante.
[modifica] Voci correlate
- Scapigliatura
- La Bohème (1895), opera di Giacomo Puccini
- La Bohème (1897), opera di Ruggero Leoncavallo
- Bourgeois-bohème, Bobo, evoluzione degli yuppies negli anni 90 del XX secolo secondo una definizione di David Brooks