Agnolo Firenzuola
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Agnolo Firenzuola (Firenze, 28 settembre 1493 – Prato, 1545) è stato un poeta italiano.
[modifica] Biografia
Agnolo, il cui cognome deriva dall'omonimo borgo sugli Appennini, nacque da Bastiano de' Giovannini da Firenzuola e da Lucrezia di Alessandro Braccesi.
Prima di trasferirsi a Roma , aveva studiato a Siena ed a Perugia . A Roma familiarizzò con Pietro Aretino, fu patrocinatore presso la Curia e poi presso la corte di Clemente VII . Come risulta da un documento, si era fatto monaco vallombrosano, ottenendone parecchi benefici ed onori, ma poi aveva sciolto i voti professati, anche se non ne è nota la causa. Scomparso Clemente VII, ritornava in Toscana, vivendo fra Firenze e Prato, dove compose la maggior parte delle sue opere, prima di morire in questa città.
Delle sue opere restano due Commedie, dieci novelle intitolate Ragionamenti d'Amore, molte poesie, un Dialogo della Bellezza delle donne , un Discorso contro il Trissino, il quale aveva proposto di introdurre nuove lettere nell'alfabeto italiano e il romanzo dal titolo La prima veste dei discorsi degli animali . Con questi discorsi l'autore si propone di avvertire i Principi circa la scelta dei loro ministri; ogni apologo evidenzia un precetto morale (Mal fa chi vuol fare l'altrui mestiero - Contro a' potenti non è buona al vendicarsi la forza, ma le astuzie e gl'inganni - Molte volte il laccio teso per altri piglia quel medesimo che lo tende).
Alcune di queste opere, pubblicate solo dopo la morte dell'autore, sono considerate satiriche e scherzose. Di grande importanza resta il volgarizzamento dell'Asino d'Oro di Apuleio.