Zincodietile
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Zincodietile | |
![]() |
|
Nome IUPAC | |
dietilzinco | |
Nomi alternativi | |
zincodietile | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C4H10Zn |
Massa molecolare (u) | 123,51 |
Aspetto | liquido chiaro incolore |
Numero CAS | 557-20-0 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,20 |
Solubilità in acqua | solubile in idrocarburi |
Temperatura di fusione (K) | 243,15 (-30°C) |
Temperatura di ebollizione (K) | 390,21 (117,6°C) |
Tensione di vapore (Pa) a 293,15 K | 15 mmHg |
Indicazioni di sicurezza | |
Flash point (K) | 233,15 (-40°C) |
Temperatura di autoignizione (K) | autoignizione spontanea all'aria |
Simboli di rischio chimico
frasi R: R 11-14-17-20/48-34-50/53-62-65 Le sostanze chimiche vanno manipolate con cautela
Avvertenze |
|
---|---|
Progetto composti |
Lo zincodietile (o dietilzinco) (C2H5)2Zn è un organometallo formato dallo zinco legato a due gruppi etilici CH3CH2-. È un reagente importante in chimica organica ed è disponibile commercialmente in soluzione di esano, eptano o toluene.
Il composto fu sintetizzato da Edward Frankland nel 1864 a partire da zinco e dietilmercurio. Una sintesi classica consiste nella reazione tra ioduro o bromuro di etile con una lega zinco/rame.
Reagisce violentemente con l'acqua e si incendia facilmente a contatto con l'aria: si usa perciò maneggiarlo in atmosfera inerte. Lo zincodietile è utilizzato in sintesi organica come nucleofilo in reazioni di addizione al gruppo -(C=O)- o al gruppo imminico R-N=CR2 dove introduce radicali etilici. Insieme col diiodometano costituisce un reagente della sintesi di Simmons-Smith.
In microelettronica è usato come agente dopante.