Strato (geologia)
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Uno strato è una unità sedimentaria depostasi sotto le medesime condizioni fisiche. Gli strati sono separati fra loro da superfici di non deposizione (piani di strato) o da superfici che testimoniano l'improvviso cambiamento dei parametri fisici. Lo strato è, per definizione, delimitato al tetto e alla base da superfici temporalmente istantanee e dunque isocrone; esso può essere considerato una vera e propria unità cronostratigrafica informale.
Lo strato può essere internamente omogeneo o può essere suddiviso in lamine.
Uno strato è definito dalla potenza (o spessore), cioè dalla distanza tra due superfici limiti, e dalla giacitura, cioè dalla disposizione nello spazio.
La giacitura è caratterizzata da tre elementi:
- l'inclinazione: cioè l'angolo che la superficie dello strato forma con il piano orizzontale (misurato lungo la linea di massima pendenza);
- l'immersione (o esposizione): cioè il punto cardinale verso cui lo strato è esposto;
- la direzione: cioè la retta sempre perpendicolare all'immersione.
[modifica] Facies
L'insieme dei caratteri litologici e delle associazioni animali e vegetali che una formazione rocciosa presenta e che permette di ricostruire l'ambiente in cui essa si è formata, è detto facies. Le facies possono essere distinte in tre grandi gruppi: facies continentali, facies marine e facies di transizione.
[modifica] Le lamine
Le lamine sono caratterizzate una granulometria, una composizione e una tessitura più uniforme dello strato che le contiene, inoltre, la singola lamina non può essere ulteriormente scomponibile. Lo spessore delle lamine è generalmente millimetrico.
Anche le lamine, come gli strati, sono suddivise da superfici di laminazione che rappresentano discontinuità temporali ancora minori di quelle dello strato. Costituiscono quindi la più piccola unità di sedimentazione macroscopica.