Snowboarding
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Lo snowboarding, conosciuto in italia anche semplicemente come snowboard, è uno sport di scivolamento, nato negli anni 60 negli USA. Lo si pratica scivolando sulla neve agganciati ad una tavola costruita a partire da un'anima di legno. La tavola è provvista di lamine e soletta in materiale sintetico simili a quelle dello sci.
Lo snowboarding è disciplina olimpica dal 1998. Alle olimpiadi invernali del 2006 si sono disputate anche le gare di snowboardcross sia maschile che femminile.
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[modifica] Storia
Il primo snowboard moderno è considerato lo snurfer (nome che fonde snow e surfer), costruito dall' ingegner Sherman Poppen per far divertire i figli. L'intento iniziale dell'ingegnere era di produrre una versione casalinga del monosci, ma i figli lo "cavalcavano" trasversalmente dando così l'idea di surfisti sulla neve e così l'inventore pensò di adattare un vero surf da onda aggiungendo dei bordi metallici e di brevettare l'attrezzo col nome, appunto, di snurfer.
Nel 1979 si tenne a Pando Ski Lodge, nel Michigan, il primo "World Snurfing Championship" (Campionato mondiale di snurfing) a cui partecipò anche Jake Burton Carpenter con una tavola di sua costruzione. Ci furono molte proteste per la sua partecipazione alla gara con una tavola diversa dallo snurfer, venne così istituita una sezione a parte. Jake vinse la gara come unico partecipante. Quella gara è considerata la prima vera gara di snowboard.
Durante gli anni 70 e 80 diversi progettisti rimaneggiarono lo snurfer creando vari modelli con vari nomi. Alcune migliorie resero gli snurfer più manovrabili, come cinghie per i piedi e flex migliorati, ma fu solo dopo anni di ricerche che il giocattolo diventò un attrezzo sportivo. Fu una visita di Burton in Austria ad alcune aziende sci che accese l'intuizione: la tavola doveva necessariamente prendere spunto da questa tecnologia per fare il passo decisivo: soletta in P-Tex prima, costruzione sandwich e lamine poi, portarono lo snowboard verso l'età adulta e lo proiettarono al di fuori dei campi innevati e verso le stazioni sciistiche. Fondamentale fu l'invenzione di Jeff Grell, a inizio anni 80, di uno spoiler posteriore per l'attacco, che permetteva la conduzione della tavola sulla neve ghiacciata, grazie ad feeling e ad una risposta molto migliori.
Ad oggi i praticanti di questo sport sono stimati in oltre 3,5 milioni.
[modifica] Stili
Gli stili dello snowboarding sono tre: freestyle, freeride e snowboard alpino. Benché gli stili siano effettivamente diversi, essi si sovrappongono e spesso è difficile separare nettamente la pratica dell'uno o dell'altro, specialmente nel caso del freeride e del freestyle.
[modifica] Freeride
È lo stile più comune. Fondamentalmente il freeride consiste nello scendere per un declivio innevato con la tavola da snowboard. Questo stile comprende lo snowboard su pista e lo snowboard fuori pista. L'espressione agonistica di questo stile è lo snowboard cross.
[modifica] Freestyle
L'obiettivo di questo stile è di prodursi in salti acrobatici e "figure" usando gli attrezzi a disposizione (ringhiere, piattaforme ecc...) e la conformazione del terreno. Per la pratica di questo stile molte stazioni sciistiche mettono a disposizione zone appositamente progettate dette snowpark. Ha molto in comune con lo skateboard (disciplina dalla quale eredita anche strutture come l'half-pipe e le ringhiere) e la maggior parte delle competizioni è dedicata a questo stile.
[modifica] Snowboard alpino
Praticato su neve ben battuta come le piste da sci, questo stile richiede scarponi rigidi simili a quelli da sci e tavole direzionali più rigide di quelle usate per gli altri stili. La sua espressione agonistica è lo slalom.
[modifica] Organizzazione
Questo sport, come il surf e lo skateboard, per molti (soprattutto negli USA) viene percepito non come semplice passatempo, ma come stile di vita, intorno al quale ruotano le altre attivita', e non viceversa. Spesso si rasenta l'integralismo e cio' ha portato, soprattutto negli anni 90 grazie alla giovane eta' media dei praticanti, a scontri e polemiche con il mondo dello sci e le stazioni invernali. Da una parte si reclamava spazio visto il crescente interesse e dall'altra si contrapponeva una certa resistenza nel cambiare le regole e si percepiva questo nuovo movimento come una specie di invasione.
Questo si riflette anche nell'organizzazione a livello internazionale, che vede due organizzazioni contrapposte: la sezione snowboarding della FIS e il circuito TTR (ticket to ride)). Il secondo, il vero circuito pro con i nomi piu' importanti della scena, organizza competizioni indipendenti che hanno fatto la storia, quali US Open, The Arctic Challenge, Air&Style ecc., supportati dalle ditte del settore che, come in tutti gli altri action sports, sono fondamentali per la vita stessa del movimento. Molti riders non intendono scendere a compromessi con quella che viene da loro percepita come la vecchia nomenclatura dello sci alpino, disertando il circuito FIS se non per le qualificazioni alle Olmpiadi invernali. Il CIO riconosce solo la FIS e solo i suoi atleti tesserati possono partecipare alle Olimpiadi Invernali. Molti altri professionisti rifiutano di partecipare ai Giochi per protesta contro le regole e la concezione dello snowboarding come disciplina olimpica, dove il loro ruolo, a differenza del circuito TTR, viene messo in secondo piano. C'e' da ricordare comunque che le competizioni in genere sono solo una piccola parte dello snowboard, e non la piu' importante. La popolarita' di uno snowboarder non si misura solo con il numero di vittorie ai contest, a differenza di tutti gli sport "comuni", ma soprattutto con la presenza sui media quali foto, video e riviste, che realmente sono veicolo di mode e novita' continue.
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