Romanzo greco
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Per quello che oggi viene chiamato romanzo greco i Greci non avevano un termine preciso; le narrazioni "romanzesche" del mondo greco, infatti, non attirarono mai l'attenzione degli eruditi e dei grammatici antichi. Questo genere rimase a lungo ai margini della cultura ufficiale, tanto che la critica se ne disinteressò completamente.
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[modifica] L'origine
I cinque romanzi greci conservati per intero (in codici medievali) sono tutti di età ellenistica e romana:
- Chérea e Callíroe di Caritone (risalente ad un periodo compreso tra il I secolo a.C. e la prima metà del II secolo d.C.)
- Leucippe e Clitofonte di Achille Tazio (II secolo d.C.)
- Dafni e Cloe di Longo Sofista (III secolo d.C.)
- Abracóme e Anzia di Senofonte Efesio (II secolo d.C.)
- Le Etiopiche, o Teàgene e Caricléa di Eliodoro (III - IV secolo d.C.)
Da questo è possibile dedurre che il genere che noi chiamiamo romanzo greco nacque molto probabilmente in età ellenistica, quando la prosa, che fino allora era stata usata per l'informazione oggettiva, fu utilizzata anche per l'invenzione fantastica. L'ambientazione storica di alcuni romanzi indica che il punto di riferimento dei loro autori era la storiografia. In particolare questo genere dovette svilupparsi in connessione con i nuovi indirizzi assunti dalla storiografia in età ellenistica, con gli storici di Alessandro che dettero ampio spazio all'elemento avventuroso, ai racconti di viaggio e al gusto per l'esotico. Rispetto alla storiografia il romanzo si rivolgeva ad un pubblico culturale meno elevato, presentandosi come letteratura d'intrattenimento e di consumo.
[modifica] Le trame
I cinque romanzi conservati per intero sono romanzi d'amore e presentano quasi tutti uno schema fisso: due giovani si incontrano e si innamorano ma la coppia viene separata ed è soggetta ad una serie di disavventure voluta dagli dei o dalla Fortuna; alla fine, però, i due giovani si ricongiungono felicemente. Si possono notare numerose analogie con le trame delle commedie, ma i romanzi sono solitamente più complicati e avventurosi.
[modifica] Dimensione privata del romanzo greco
Lo sviluppo avventuroso del romanzo greco si adattava particolarmente ad un pubblico vasto, dai gusti semplici e un po' ingenui. Il romanzo infatti era un genere di ampio consumo che doveva rispondere alle attese di un pubblico che nella narrazione si aspettava di trovare alcuni elementi topici (incontro degli innamorati, viaggi, separazioni e l'immancabile lieto fine). Queste opere si possono considerare letteratura di evasione, ma allo stesso tempo fanno riferimento a situazioni e sentimenti comuni degli uomini e delle donne d'età ellenistica e romana, riuscendo così ad ottenere un notevole successo. L'eroe del romanzo greco non ha una dimensione sociale, la sua è una storia personale e privata che riguarda gli individui e si rivolge agli individui. L'amore nel romanzo non è mai dramma e tantomeno tragedia: lo scioglimento è sempre felice perché il lettore esige il lieto fine.
[modifica] Aspetti religiosi
Un aspetto interessante del romanzo greco è quello religioso: i personaggi dei romanzi non praticano i culti cittadini ma invocano le grandi divinità sovranazionali, come Iside e Tyche (la dea Fortuna). Questo perché la società dei regni ellenistici e dell'impero romano si è scardinata nei suoi fondamenti politici e religiosi. I personaggi dei romanzi esperimono la sensazione degli uomini del tempo, ovvero quella di non essere più in grado di dominare il proprio destino. Molto rilevante fu anche l'influsso delle religioni misteriche, che danno al romanzo una delle sue specifiche connotazioni.
[modifica] Caratteri letterari del romanzo greco
Come già detto, il romanzo greco appartiene al genere della letteratura di largo consumo, ma questo non significa che fosse una letteratura di basso livello o senza ambizioni artistiche. Sono infatti presenti nei testi ritrovati esempi di ornamenti retorici, citazioni omeriche o riecheggiamenti di famose commedie. Questi racconti possono essere definiti "popolari" in quanto sono gli unici testi di età ellenistica e romana che rappresentano il modo di vivere della gente comune permettendoci di vedere, accanto ad invenzioni fantastiche, la vita reale degli uomini e delle donne del tempo.
[modifica] Voci correlate
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