Proplastidi
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I proplastidi sono cellule ancora indifferenziate del tessuto meristematico. Sono delimitati da una doppia membrana e hanno un sistema di membrane interne alquanto limitato. Con la differenziazione del tessuto meristematico in tessuto adulto si ha anche la differenziazione dei proplastidi che diventeranno, nelle parti verdi della pianta, dei plastidi con la funzione di svolgere la fotosintesi, cioè dei cloroplasti; negli organi di riserva, tipo radici, semi ecc..,dei plastidi di riserva, cioè dei leucoplasti, detti anche amiloplasti. Il terzo tipo di plastidio è costituito dai cromoplasi, che spesso sono la forma invecchiata di uno dei due tipi di plastidi sopradescritti, ma che possono differenziarsi anche direttamente dai proplastidi, come avviene ad esempio nelle carote. Ciò che maggiormente influenza la differenziazione del proplastidio è la presenza o l'assenza di luce. La luce induce la formazione di cloroplasti, il buio dei leucoplasti.
Se un proplastidio si trova in un organo dove dovranno formarsi dei cloroplasti, ma non è presente la luce, si sviluppano dei plastidi particolari detti ezioplasti (le piante appaiono bianche e si dice eziolate). Quesi particolari plastidi presentano un sistema interno di membrane, diverso dalle normali membrane dei cloroplasti. Se esposi alla luce gli ezioplasti si trasformeranno regolarmente in cloroplasti.
A seconda della loro posizione nella pianta e dalla loro esposizione alla luce o al buio, è stato osservato che i plastidi, in particolare cloroplasti e leucoplasti, possono trasformarsi l'uno nell'altro; lo stadio irreversibile è costituito dai cromoplasti che non hanno la possibilità di trasformarsi in nessun altro tipo di plastidio.