Polis
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Con il termine polis (pl. poleis, in greco πόλις, "città ") si indica una città stato della Grecia antica.
[modifica] Storia
Le poleis erano piccole comunità , rette da governi autonomi; una sorta di piccoli staterelli indipendenti l'uno dall'altro. Il carattere autonomo della città greca deriverebbe dalla conformazione geografica del territorio , che impediva facili scambi tra le varie realtà urbane poiché prevalentemente montuoso. Spesso, le varie poleis erano in lotta tra loro per l'egemonia del territorio greco; ne è un esempio la celebre rivalità fra Sparta e Atene.
Apparsa intorno all'VIII secolo a.C., la polis fu il vero e proprio centro politico, economico e militare del mondo greco. Ogni polis era organizzata autonomamente, secondo le proprie leggi e le proprie tradizioni. Vi furono esempi di poleis dal regime politico democrazia, come Atene, e oligarchia, come Sparta.
L'indipendenza e la mancata unità delle poleis furono le cause principali della loro caduta. Il re macedone Filippo II e suo figlio Alessandro Magno infatti sfruttarono a loro vantaggio le lotte interne fra le città stato per dominarle e sottometterle. Anche in Italia meridionale, nella Magna Grecia, le poleis caddero sotto il dominio di Roma tra il IV secolo a.C. e il III secolo a.C. proprio per le lotte interne e la loro disunione.
[modifica] Struttura
La polis comprendeva sia il centro urbano, cinto da mura e costituito dall'acropoli (ἀκÏοπὸλις), dall'agorà (ἀγοÏá½°, "piazza") e dalle abitazioni, sia il territorio circostante: la cosiddetta chora (χώÏα), dal greco "regione".
La parte bassa della città era chiamata asty (ἄστυ) ed era di norma la parte delle abitazioni più povere, dove vivevano contadini ed artigiani che però a volte diventavano così ricchi e la zona così vasta da essere più prestigiosa della parte alta (definita a volte anche solo polis).
L'acropoli, la parte alta della città , era il fulcro della vita politica, religiosa e culturale della città stato, mentre l'agorà era la piazza, la parte bassa della città , e qui ci si dedicava perlopiù ad attività commerciali.
La chora, la parte fuori dalle mura, era il luogo dove i contadini coltivavano i campi e si dedicavano all'agricoltura. Anche se era fuori dalle mura, la chora non era meno importante dell'acropoli: infatti i greci avevano uno stretto rapporto con la terra e non svilivano in nessun caso il lavoro dei contadini.
Le strade principali, che univano l'agorà , i santuari, le porte della città , avevano un aspetto monumentale ed erano lastricate con grande cura. Per il resto, la rete stradale era fatta di stradine piccole, che consentivano a malapena il transito dei pedoni e degli animali da soma. Questo perché le attività economiche (artigianato e commercio) e quelle residenziali erano concentrate in aree specifiche. Questo assetto urbanistico riduceva il traffico dei quartieri residenziali.
Oltre all'unità territoriale, però, le poleis erano caratterizzate da un'unità sociale ed una strettamente politica: si trattava, infatti, di un gruppo di cittadini che si dotava di leggi che si impegnava a rispettare. I cittadini, dunque, non erano più sudditi come nelle società antecedenti, ma esercitavano il proprio potere eleggendo i rappresentanti (magistrature) ed intervenendo durante le assemblee.
[modifica] Differenze tra Polis e Città -stato
La polis fu un modello di struttura tipicamente e solamente greca che prevedeva l'attiva partecipazione degli abitanti liberi alla vita politica. In contrapposizione alle altre città -stato antiche, la peculiarità della polis non era tanto la forma di governo democratica od oligarchica, ma l'isonomia: il fatto che tutti i cittadini liberi soggiacessero alle stesse norme di diritto.