Pirite
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Pirite | |
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Classificazione Strunz | 2/D.17-30 |
Formula chimica | FeS2 |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | monometrico |
Sistema cristallino | isometrico |
Classe di simmetria | diploidale |
Parametri di cella | a=5,417 |
Gruppo puntuale | 2/m 3 |
Gruppo spaziale | P a3 |
Proprietà fisiche | |
Densità | 5,1 g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 6-6½ |
Sfaldatura | assente |
Frattura | concoide |
Colore | giallo ottone chiaro, giallo oro |
Lucentezza | metallica intensa |
Opacità | opaca |
Striscio | neri |
Diffusione | comune |
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La pirite è un minerale molto comune composto da disolfuro di ferro (II) (FeS2) che prende il nome dal termine greco pyros (fuoco) poiché produce scintille se percosso con un pezzo di metallo. Per via del color oro era noto in passato come l'oro degli stolti; se riscaldato alla fiamma emette una miscela di solfuri dal classico odore di uova marce.
Indice |
[modifica] Aspetto cristallino
Si presenta in cristalli cubici, pentagonododecaedrici od ottaedrici, a volte con le facce alternate striate longitudinalmente (striature triglife).
Sono abbastanza frequenti geminazioni di vario tipo, fra le quali la cosiddetta 'croce di ferro', risultante dalla geminazione di due pentagonododecaedri compenetrati.
[modifica] Giacitura ed origine
Ha genesi che può essere magmatica di tipo idrotermale oppure sedimentaria.
[modifica] Forma in cui si presenta in natura
È frequente rinvenirla sotto forma di cristalli in varie forme, a volte anche geminati di compenetrazione di due pentagonododecaedri. È possibile trovarla anche in aggregati microgranulari, fibroso-ragiati, dentritici ecc... I cristalli sono spesso ricoperti da una patina di limonite.
[modifica] Utilizzo della pirite
In Italia vi erano grandi giacimenti in Piemonte e Toscana sfruttati in passato a livello industriale per l'estrazione del ferro. L'estrazione del ferro è tuttavia svantaggiosa, poiché nel ferro estratto permangono delle tracce di zolfo. Si ossida molto facilmente e per questo viene impiegata per produrre acido solforico. Inoltre presenta il fenomeno della pseudomorfosi.
Per molti anni, invece diventò il minerale principe per la produzione dell'acido solforico. Le ceneri venivano utilizzate nei momenti di scarsità dei minerali di ferro, per l'industria siderurgica. Altrimenti venivano accumulate in enormi depositi. Per ragioni d'ordine ecologico la normativa impose il loro smaltimento, ma le ceneri ad alto contenuto di ossido di ferro vennero considerate "materie prime seconde" in cui esisteva un regolare mercato, anche a livello internazionale, apprezzate dai cementifici.
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