Pietro Musumeci
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Pietro Musumeci (...) è un agente segreto e criminale italiano, un generale del SISMI all'epoca della strage di Bologna. Fu un membro della loggia massonica segreta P2 (il suo nome compare nella lista trovata nella casa di Licio Gelli con il numero di fascicolo 487). È stato in contatto con membri dell'eversione nera, in particolare con i Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR) tramite la figura di Massimo Carminati.
Pietro Musumeci è stato indagato e condannato assieme al colonnello dei carabinieri Giuseppe Belmonte, anch'egli iscritto alla P2, Carminati, l'ex direttore del centro SISMI di Firenze colonnello Federigo Mannucci Benincasa, Francesco Pazienza (SISMI) e Licio Gelli, per aver tentato di depistare le indagini sulla strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980.
Il principale tentativo di depistaggio (ma non fu l'unico operato dagli indagati) fu messo in atto sistemando una valigia carica di armi, esplosivi, munizioni e documenti falsi sul treno Taranto-Milano del 13 gennaio 1981.
Di seguito sono riportate le fasi principali del processo in cui è stato coinvolto Musumeci:
- 11 luglio 1988: In merito al processo per la strage di Bologna Musumeci è condannato in primo grado a 10 anni per calunnia pluriaggravata.
- 18 luglio 1990: gli anni di condanna sono ridotti a tre in Appello, e condonati. Il 12 febbraio 1992 la Corte di Cassazione annulla la sentenza di Appello e il processo ricomincia.
- 16 maggio 1994: la Corte di Appello di Bologna condanna Musumeci ad 8 anni e 5 mesi di reclusione per calunnia aggravata.
- 23 novembre 1995: la Corte di Cassazione conferma la condanna in Appello.