Pace di Saint-Germain
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La Pace di Saint-Germain (8 agosto 1570) fu stipulata fra re Carlo IX di Francia e l’ammiraglio Gaspard II de Coligny e pose fine alla terza guerra della Francia contro gli ugonotti (1568 – 1570).
La pace fu firmata nel castello di Saint-Germain-en-Laye e garantì ai protestanti francesi un’amnistia generale e la piena libertà di culto. Da quel momento in poi la pratica religiosa era permessa ai protestanti nelle loro proprietà ed in due luoghi di ciascuna regione del paese con l’esclusione di Parigi. Essi godettero quindi nuovamente dei loro vecchi diritti. Inoltre vennero lasciate loro per maggior sicurezza le piazzeforti di La Rochelle, La Charité, Montauban e Cognac. Nella precedente guerra perse la vita il capo ugonotto Luigi I di Borbone-Condé ed il nuovo capo dei protestanti francesi era divenuto Enrico III di Navarra (il futuro re di Francia Enrico IV). Caterina de' Medici, madre del re Carlo IX , gli promise, con la conclusione di questa pace, la mano della figlia Margherita di Valois (di fede cattolica). La pace tuttavia fu di breve durata: due anni dopo si verificò la strage di San Bartolomeo e le ostilità tra le due parti ripresero.