Ostracismo
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Ostracismo è una parola derivante dal greco ostrakismós che indica una istituzione giuridica della democrazia ateniese volta a punire con un esilio temporaneo di 10 anni coloro che avrebbero potuto rappresentare un pericolo per la città. Secondo Aristotele l'ostracismo fu ideato da Clistene nel 510 a.C., secondo alcuni, appoggiandosi a un frammento di Arpocrazione, datano la sua istituzione vent'anni dopo, quando vi fu la prima applicazione. L'ostracismo consisteva in una votazione (durante l'ottava pritania) in cui il nome dell'individuo da ostracizzare doveva essere scritto su un coccio di terracotta detto appunto ostraka (od ostraca).
Il carattere politico del giudizio di ostracismo emerge chiaramente dal fatto che la condanna non richiedesse e non comportasse una accusa penale: Plutarco, per esempio, racconta che Aristide fu ostracizzato perché la sua buona fama e reputazione - era soprannominato "il giusto" - lo rendevano, indipendentemente dalle sue intenzioni, un tiranno potenziale.
La parola ostracismo deriva dal greco ostrakon (ὄστρακον) che significa coccio di terracotta. In un mondo in cui il papiro scarseggiava (era un costoso prodotto importato dall'Egitto) bozze, appunti, e votazioni venivano eseguite su frammenti di vasellame.
Affinché la votazione risultasse valida, dovevano partecipare almeno 6000 cittadini, il cittadino che riceveva una maggioranza semplice dei voti veniva esiliato per 10 anni, pena la morte se fosse rimasto nell'Attica. Il cittadino perdeva il diritto di partecipare alla vita politica, in virtù della sua assenza, ma le sue proprietà non venivano confiscate, ed egli poteva nominare una persona che gestisse i suoi affari e gli girasse eventuali proventi.
Molti noti politici democratici vennero ostracizzati in un certo momento e succedeva che si approvassero leggi speciali per richiamare gli ostracizzati, in circostanze particolari. Ad esempio, Aristide ritornò al servizio di Atene durante le guerre persiane e aiutò materialmente lo stato nella Battaglia di Salamina.
Esistono prove di occasionali brogli. Sono state trovate delle ostraca recanti il medesimo nome, chiaramente scritte dalla stessa persona (tutte contenevano lo stesso errore di scrittura). L'analisi di queste prove porta a pensare che le ostrace precompilate fossero pensate per essere consegnate a dei cittadini a caso per favorire l'estromissione di una data persona.
Nell'uso corrente, ostracizzare significa escludere qualcuno dalla società o da una comunità, evitando di comunicare o addirittura di notare la persona.
In riferimento al contesto scolastico con ostracismo ci si riferisce ad una forma di bullismo che avviene all'interno di un gruppo di pari (perlopiù una classe) laddove uno o più dei suoi componenti sono presi di mira costantemente dal gruppo con prese in giro, prepotenze e vere e proprie persecuzioni (cfr. Ijime).