Monticello Amiata
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Monticello Amiata | ||||||||
Stato: | ![]() |
|||||||
Regione: | ![]() |
|||||||
Provincia: | ![]() |
|||||||
Comune: |
|
|||||||
Coordinate: | ||||||||
Pref. telefono: | 0564 | CAP: | 58044 | |||||
Sito istituzionale | ||||||||
Monticello Amiata è una frazione del comune di Cinigiano (GR), situata all'estremità orientale del territorio comunale.
L'abitato si trova lungo la strada che conduce verso il Monte Amiata, alle porte della Riserva naturale Poggio all'Olmo. Geograficamente, si trova in un'area di alta collina che segna il definitivo passaggio dalla Valle dell'Ombrone al massiccio del Monte Amiata.
Indice |
[modifica] Cenni storici
Il centro sorse intorno all'anno mille come castello di proprietà dell'Abbazia di San Salvatore al Monte Amiata, divenendo ben presto feudo dei signori di Tintinnano presso Castiglione d'Orcia.
In seguito, l'intera zona passò nelle mani della famiglia Aldobrandeschi e, verso la metà del Duecento, ottenne il riconoscimento di libero comune.
Agli inizi del Trecento passò sotto il controllo di Siena, rimanendovi fino alla metà del Cinquecento quando, a seguito della definitiva caduta della Repubblica senese, entrò a far parte del Granducato di Toscana.
[modifica] Aspetto attuale
Monticello Amiata conserva una parte dell'antica cinta muraria, due torri e due porte di accesso all'area dell'antico castello aldobrandesco.
Nel paese sono degne di nota la Chiesa di San Michele Arcangelo che custodisce al suo interno dipinti cinquecenteschi e l'Oratorio della Compagnia di San Sebastiano (anch'esso cinquecentesco) che conserva una statua lignea del santo.
Tuttavia, Monticello Amiata è noto soprattutto per il suo museo etnografico, denominato Casa Museo, facente parte della "Rete museale della Maremma" (Monte Amiata), con oggetti e arredamenti di uso domestico che illustrano la vita nel territorio verso la fine dell'Ottocento.
[modifica] Dintorni
[modifica] Santuari
Nei pressi del paese sorgono due luoghi religiosi, da sempre importanti mete di pellegrinaggi, la Cappella della Madonna del Lampino a Ripe, sorta su un precedente tabernacolo affrescato, e il Santuario della Madonna di Val di Prata, sorto in epoca medievale e conosciuto per un'immagine della Madonna ritenuta miracolosa.
[modifica] Itinerari nella natura
[modifica] Via delle fonti
La "Via delle fonti" costituisce un itinerario storico-ambientale attorno al paese di Monticello Amiata. Il percorso, uscendo dal centro abitato, si dirige verso due sorgenti d'acqua, chiamate rispettivamente Fonte Vecchia e Fonte di Sotto.
In passato, entrambe le fonti costituivano un elemento fondamentale per la vita degli abitanti, in quanto venivano utilizzate sia per l'abbeveramento degli animali che per i rifornimenti ad uso domestico.
[modifica] Via della castagna
La "Via della castagna" è un percorso naturalistico che si snoda dalla parte bassa dell'abitato. Dopo aver attraversato alcuni campi, l'itinerario si inoltra nei boschi, dove ben presto raggiunge una vasta area di castagneti da frutto. Il percorso si caratterizza anche per elementi di tipo antropologico, grazie alla presenza di essiccatoi, capanne e muri a secco.
[modifica] Curiosità
[modifica] Il paese eternamente scomunicato
Nel 1359 Monticello Amiata venne definitivamente conquistato dai Senesi, pur rimanendo una certa influenza sul paese da parte degli Aldobrandeschi.
Da allora, le tasse che venivano richieste a vario titolo sia da Siena che dai feudatari locali, si aggiungevano ad una serie di imposte che gli abitanti del luogo dovevano versare all'Abbazia di San Salvatore al Monte Amiata.
Tutto ciò, portò gli abitanti di Monticello Amiata ad una durissima rivolta fiscale verso tutti i riscossori, chiesa compresa. Le mancate entrate scatenarono l'ira dell'abate amiatino dell'epoca, Giovanni Neri di Badia, che riuscì ad ottenere dal papa una scomunica diretta all'intero paese.
A distanza di quasi sette secoli, la Chiesa non ha ancora revocato questo atto di scomunica che continua così a gravare ancora oggi in modo indistinto su tutti gli abitanti del paese.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
- Aldo Mazzolai, Guida della Maremma. Percorsi tra arte e natura, Le Lettere Firenze, 1997;
- Giuseppe Guerrini, a cura di (Amministrazione Provinciale di Grosseto) Torri e Castelli della Provincia di Grosseto, Nuova Immagine Editrice Siena, 1999.