Litificazione
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La litificazione è la trasformazione di un sedimento sciolto (o incoerente) in una roccia coerente (dura)[1].
È la conclusione della diagenesi, l'insieme dei fenomeni, che interessano il sedimento a partire dalla sua deposizione, e che conducono, per l'appunto, alla litificazione.
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[modifica] Meccanismi genetici
La litificazione richiede che, con il proseguire della deposizione di sedimenti, un sedimento venga progressivamente sepolto da altri sedimenti più recenti, sia pertanto compresso dagli strati di sedimenti sovrastanti, con conseguente aumento di temperatura[2] e di pressione.
La litificazione avviene con azioni meccaniche (Costipamento) e con azioni chimiche (Cementazione)
[modifica] azioni meccaniche
Le azioni meccaniche consistono nel costipamento, ossia nella riduzione degli spazi vuoti (i cosiddetti pori), occupati da acqua o aria, con conseguente espulsione dell'acqua interstiziale e quindi vistosa riduzione del volume. Alla riduzione del volume segue la cementazione, ossia la precipitazione di materiale che lega la matrice granulare (in genere silice o Carbonato di calcio).
La riduzione di volume dipende dalla granulometria, ossia dalle dimensioni le singole particelle. La riduzione è massima per i sedimenti più fini. Nel caso in cui un deposito sia costituito da granuli di dimensioni diverse, i granuli più fini possono ricristallizzare, almeno in parte, e saldarsi fra loro formando una matrice che agirà da legante per i granuli più grossolani.
[modifica] azioni chimiche
Le reazioni chimiche, favorite dalle acque interstiziali, sono di vario tipo e determinano la cementazione del sedimento, con ulteriore diminuzione della sua porosità. Fra i tipi di reazioni chimiche possiamo ricordare:
- precipitazione chimica di nuovi minerali (che vanno ad occupare gli spazi tra i granuli detritici, formando il cemento chimico della roccia);
- accrescimento di minerali preesistenti, che si saldano fra loro;
- ricristallizzazione di minerali preesistenti, con aumento della grana;
- trasformazioni mineralogiche per apporto di sostanze chimiche;
- dissoluzioni di minerali o di porzioni di roccia instabili
[modifica] Voci correlate
[modifica] Note
- ^ In Geologia non fa distinzione fra la natura sciolta e incoerente di un materiale sedimentario al momento della sua deposizione e quella delle "rocce sedimentarie" che si formeranno alla fine, caratterizzate invece da durezza e solidità. Qualsiasi deposito di materiale sedimentario, indipendentemente dal suo stato fisico, è considerato sempre e comunque "roccia".
- ^ A bassa temperatura, a non più di 150-200°C; temperature superiori sono di pertimenza del metamorfismo.
[modifica] Bibliografia
- Giuseppe Marchetti, Luisa Pellegrini, Roberto Rossetti, Mario Vanossi, La Terra ieri e oggi: corso di geografia generale per le scuole secondarie superiori, Scandicci: La Nuova Italia, 1986, p. 150
