Lino (fibra)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il lino è una fibra composita ricavata dal libro del Linum usitatissimum (lino) composta per circa il 70% da cellulosa.
Come tutte le fibre liberiane, il lino ha una lunghezza media delle fibre elementari che varia dai 20 ai 30 mm; la sua finezza si aggira dai 20 ai 30 micron; la fibra presenta una sezione poligonale.
Il numero di fibre presenti nella corteccia di una singola pianta può variare da 20 a 50.
La fibra ha un aspetto lucido, si presenta con una mano fredda e scivolosa. In presenza di umidità questa fibra ne assorbe rigonfiandosi moderatamente; essendo composta principalmente da cellulosa, se bruciata produce cenere.
Il lino ha una tenacità di circa 6-7 grammi/denaro e ha un tasso di ripresa del 12% è una fibra gualcibile e poco allungabile
[modifica] Aspetto al microscopio
Al microscopio ogni singola fibra è chiaramente visibile e presenta degli anelli orizzontali a pari distanza.

[modifica] Campi d'impiego
Le fibre del lino vengono ricavate dai fusti con la macerazione, dopo la cardatura vengono filate ricavandone un filato pregiato, fresco e resistente. I tessuti di lino vengono utilizzati per la confezione di biancheria per la casa (tovaglie, lenzuola, asciugamani) e per l'abbigliamento estivo sia maschile che femminile. Essendo una fibra rigida i capi assumono un aspetto stropicciato, caratteristica principale che contraddistingue i manufatti.
Oltre a tessuti, il lino viene utilizzato per la creazione di corda e spago, tele da arredamento.
Tessuti di lino sono utilizzati nel ricamo a Punto croce e in altri ricami a fili contati. Alle fibre di lino possono essere mischiate fibre di cotone, che danno al tessuto maggiore resistenza e migliore regolarità di trama.