Lingua tashawit
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tashawit (hashawit, haqbaylit) † | |
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Parlato in: | Algeria |
Regioni:Parlato in: | Massiccio dell'Aurès |
Persone: | 1.500.000 circa |
Classifica: | ? |
Scrittura: | alfabeto arabo, alfabeto latino |
Tipologia: | VSO (intro)flessiva |
Filogenesi: |
Lingue afroasiatiche |
Statuto ufficiale | |
Nazioni: | Algeria |
Regolato da: | Haute Commission pour l'Amazighité |
Codici di classificazione | |
ISO 639-3 | shy (EN) |
SIL | SHY (EN) |
Lingua - Elenco delle lingue - Linguistica | |
Indice |
[modifica] Generalità
La tashawit è la varietà di berbero parlata nel massiccio montuoso dell'Aurès (in berbero: Awras: quel monte che i latini chiamavano Mons Aurasius), nel nordest dell' Algeria. G. Mercier (1896) osservava che il nome che gli indigeni davano a se stessi era Qebayl, mentre la lingua era designata haqbaylith; il termine shawia con cui erano e sono tuttora conosciuti viene dall'arabo ed era considerato "quasi ingiurioso", significando pressapoco "pecore, capre". Il termine si è però diffuso e attualmente i locutori non hanno difficoltà a parlare di sé come shawi e della propria lingua come tashawit.
[modifica] Distribuzione della lingua
Le wilaya (province) in cui si parla tashawit sono: Batna, Khenchela, Souk Ahras, Oum-El-Bouaghi, Tebessa, Costantina, Sétif, e la parte nord della wilaya di Biskra. Circa il numero di locutori, non esistono stime certe, anche perché non è possibile valutare con precisione l'influsso dell'arabizzazione che ha colpito in maniera piuttosto consistente alcune parti dell'Aurès, in particolare le sue città. Una valutazione ad opera di S. Chaker nel 1990 stimava che il numero dei parlanti doveva oascillare tra 850.000 e 1.900.000.
[modifica] Alcune caratteristiche della lingua
Si descriveranno qui di seguito alcune particolarità che distinguono la tashawit dagli altri parlari. Per una descrizione "di riferimento" dei tratti comuni a tutte le varietà di berbero, si rimanda alla voce lingua berbera.
[modifica] Fonetica
Dal punto di vista fonetico, la tashawit appartiene ai parlari "a tendenza spirante", vale a dire che presenta, di norma, una spirantizzazione delle occlusive "semplici" (ad eccezione di b). Accanto a questi ben noti fenomeni di spirantizzazione si aggiunge inoltre una marcata tendenza a trasformare t morfologica (per esempio nei prefizzi dei nomi femminili) in h, fino alla scomparsa completa (per esempio. "donna" = hamettuth/amettuth, risp. a tamettut di altri parlari), il che finisce per avere conseguenze anche sulla morfologia.
Il sistema vocalico sembra comprendere tre soli fonemi vocalici: /i/, /a/, /u/. Come in molti altri parlari del nord, sembra che [ə] non abbia un ruolo fonologico ma serva soprattutto a permettere la costituzione di una sillaba in mancanza di vocali fonologiche.
[modifica] Morfologia
La tashawit condivide con gli altri parlari del gruppo zanata la tendenza alla caduta della vocale iniziale dei nomi maschili (e di quella che segue t- o h- nei nomi femminili) quando essa è seguita da una sola consonante. Si ha dunque fus per afus "mano", thfukth per tafukt "sole", ecc.
Per quanto riguarda l'opposizione di "stato" nel nome, essa è presente in tashawit, ma in modo meno regolare che altrove, e in diversi casi si vede usare lo stato libero dove ci si attenderebbe quello d'annessione. Un'altra caratteristica interessante è che in tashawit talora la vocale u tipica dello stato d'annessione maschile viene utlizzata anche dai nomi femminili, per esempio gher thuxxamth e non gher thxxamth "verso casa".
[modifica] Letteratura
[modifica] Canzoni
Come in Cabilia, anche nell'Aurès esistono numerosi cantanti che si esprimono in berbero. Si possono ricordare, tra gli altri: Aissa Djermouni (1886-1946), Ali El Khencheli (1914-2004), Beggar Hadda (1920-1996), Massinissa (n. a Merouana 1967), Amirouche, Markunda Aurès, Mihoub (n. a Timsounin 1961), Djo, Salah Boumaaraf, Djimi Mazigh , Nadia Tachawith, Dihya, Hamid Belbech, Groupe Thiguyeres, Smail Ferrah, gruppo Your ("la luna"), Houria Aichi, Aissa Brahimi, Nouari Nezzar, Katchou ("la Quercia", n. a Batna 1964), Thaziri ("Chiarore di luna", n. 1956), Mourad Sid.
[modifica] Bibliografia
- André Basset, Textes berbères de l'Aurès (parler des Ayt Frah), Paris, Publ. de l'Institut d'Etudes Orientales, 1961
- Nordine Boulhaïs, "Recherches sur l'Aurès, bibliographie ordonnée", Etudes et Documents Berbères 15-16 (1998), pp. 284-312 (il fascicolo della rivista in pdf)
- Salem Chaker, voce Aurès (Linguistique), in Encyclopédie Berbère, fasc.VIII (1990), pp. 1162-1169
- G. Huyghe, Dictionnaire français-chaouia (Qamus rumi-caui), Alger, Jourdan, 1906
- G. Huyghe, Dictionnaire chaouïa-kabyle et français, Alger, Jourdan, 1907
- Mena Lafkioui & Daniela Merolla, Contes berbères chaouis de l'Aurès d'après Gustave Mercier. Köln, Köppe, 2002 (ISBN 3-89645-382-3)
- Gustave Mercier, Les Chaouia de l'Aurès, Paris, Leroux, 1896
- Gustave Mercier, Cinq textes berbères en dialecte chaouia, Paris, Imprimerie Nationale, 1900
- Thomas G. Penchoen, Etude syntaxique d'un parler berbère (Ait Frah de l'Aurès), Napoli, Istituto Universitario Orientale, 1973
- Adam Sierakowsky, Das Schaui, ein Beitrag zur berberischen Sprach- und Volkskunde, Dresden, Kraszewski, 1871, 137 p.
[modifica] Collegamenti esterni
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