La stella che non c'è

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La stella che non c'è

Titolo originale:	'
Lingua originale:
Paese:	Italia/Francia/Svizzera
Anno:	2006
Durata:	104'
Colore:	colore
Audio:	sonoro
Rapporto:
Genere:	drammatico
Regia:	Gianni Amelio
Soggetto:
Sceneggiatura:	Umberto Contarello, Gianni Amelio
Produttore:
Produttore esecutivo:	{{{produttoreesecutivo}}}
Casa di produzione:	{{{casaproduzione}}}
Distribuzione (Italia):	{{{distribuzioneitalia}}}
Storyboard:	{{{nomestoryboard}}}
Art director:
Character design:	{{{nomecharacterdesign}}}
Mecha design:	{{{nomemechadesign}}}
Animatori:
Interpreti e personaggi
Sergio Castellitto Vincenzo Buonavolontà Tai Ling Liu Hua Angelo Costabile giovane operaio Ha Hiu Sun Sig. Chong Catherine Sng segretaria cinese Xu Chungqing direttore dell'ufficio in Shanghai Wang Biao commissario di polizia Zhao Jianyun studente col computer Huang Qianhao jeune profiteur Luo Xiufeng ragazzo nella corriera Tang Xianbi nonna di Liu Hua Wang Lin figlio di Liu Hua
Doppiatori originali:
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Doppiatori italiani:
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Episodi:

Fotografia:	Luca Bigazzi
Montaggio:	Simona Paggi
Effetti speciali:
Musiche:	Franco Piersanti
Tema musicale:	{{{temamusicale}}}
Scenografia:	Attilio Viti
Costumi:	Cristina Francioni
Trucco:
Sfondi:
Premi:
2006 - Mostra d'arte cinematografica di Venezia - Premio Pasinetti per la miglior interpretazione maschile a Sergio Castellitto
Sequel:	{{{nomesequel}}}
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La stella che non c'è è un film italiano di Gianni Amelio (2006), con Sergio Castellitto.

[modifica] Trama

Attenzione: di seguito viene rivelata, del tutto o in parte, la trama dell'opera.

Un gruppo di industriali cinesi arriva in Italia per acquistare un altoforno da un'acciaieria che sta per chiudere. Vincenzo Buonavolontà, responsabile della manutenzione dell'impianto, sà che la macchina venduta è difettosa e vuole trovare il guasto per evitare ulteriori fatali incidenti. Per questo, in un concitato colloquio intermediato da una giovane traduttrice cinese, chiede tempo al responsabile della delegazione. Malgrado le rassicurazione ricevute, tuttavia, la delegazione cinese riparte in tutta fretta con l'altoforno, smontato rapidamente con la fiamma ossidrica. Così, quando Vincenzo scopre il guasto e come risolverlo, non gli rimane che partire per Shanghai con la nuova centralina idraulica da sostituire. Qui, però, riceve una fredda accoglienza dalla ditta di intermediazione che si è occupata di acquistare l'altoforno per un cliente, del quale non gli viene fornito l'indirizzo. L' incontro fortuito con la giovane traduttrice cinese, alla quale, scopre, di aver fatto involontariamente perdere il posto, renderà possibile iniziare la ricerca, in un lungo viaggio dentro la Cina e dentro se stesso.

Fine della trama.

[modifica] Curiosità

Il film è stato girato tra maggio e luglio 2005 a Shanghai, Wuhan, Chongqing, Mongolia e Genova ed è liberamente ispirato a La dismissione di Ermanno Rea.