La guerra del fuoco
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La guerra del fuoco | |
Titolo originale: | La guerre du feu, Quest for fire, The War of Fire |
Paese: | Francia/Canada |
Anno: | 1981 |
Durata: | 94 minuti |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Rapporto: | 2,20 / 1 |
Genere: | Avventura |
Regia: | Jean-Jacques Annaud |
Sceneggiatura: | Gèrard Brach |
Produttore: | Michael Gruskoff |
Produttore esecutivo: | Michael Gruskoff |
Casa di produzione: | International Cinema Corporation |
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Fotografia: | Claude Agostini |
Montaggio: | Yves Langlois |
Effetti speciali: | Mark Molin |
Musiche: | Philippe Sarde |
Scenografia: | Brian Morris (Kenya) e Guy Comtois (Canada) |
Costumi: | John Hay, Penny Rose |
Trucco: | Christopher Tucker |
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Si invita a seguire le linee guida del Progetto Film |
La guerra del fuoco è un film che racconta un'avventura ambientata nella preistoria. La sua caratteristica peculiare è che non una sola parola comprensibile viene detta. Tuttavia grazie alla mimica, ai suoni gutturali dei protagonisti e alle immagini, tutto viene comunque compreso e sono molti gli spettatori che si sono resi conto di ciò, con sorpresa e piacere, solo verso la fine del film.
[modifica] Altre informazioni
Linguaggi: Anthony Burgess
Gestualità: Desmond Morris
Da un romanzo di J.H.Rosny Aine
Girato nei territori denominati:
Badlands, Alberta, Canada
Cathedral Grove, Colombia Britannica, Canada
Bruce Peninsula, Ontario, Canada
Ben Nevis, Highlands, Scozia, Gran Bretagna
Cairngorm Mountains, Highlands, Scozia, Gran Bretagna
Islanda
Tsavo National Park, Kenya; Lago Magadi, Kenya.
Errori: Un episodio in cui il capo del terzetto di cercatori del fuoco maneggia un frammento di terracotta decorata, la quale sarà scoperta solo nel Neolitico (circa 10.000 a.C.).
La tribù Ulam e le tribù: Wagabou, Kzamm, Ivaka (uomini della palude)
Musica interpretata dalla London Symphony Orchestra e da Les percussions de strasbourg
Uscito in Italia il 01-04-1982
E' stato il debutto come attore per Ron Perlman
[modifica] Introduzione
La scritta che introduce il film:
80.000 anni fa, la sopravvivenza
degli uomini nelle immense distese
inesplorate dipendeva dal
possesso del fuoco.
Per quegli esseri primitivi, il fuoco
rimase un oggetto misterioso
fino a quando non impararono
a crearlo.
Il fuoco doveva essere rubato
alla natura, mantenuto in vita,
protetto da vento e pioggia,
difeso dai nemici.
Il fuoco divenne simbolo di potere
e sinonimo di sopravvivenza.
Coloro che possedevano il fuoco,
possedevano la vita.
[modifica] Trama
La tribù degli Ulam è attaccata dai neandertaliani e nella fuga il piccolo focolare che costituisce la sua riserva di fuoco, fonte di vita e di calore, finisce in acqua. In tre si mettono alla ricerca del fuoco, riuscendo a rubarlo a una tribù di cannibali. Nel trambusto una giovane donna catturata dai cannibali riesce a liberarsi dai legacci e si unisce ai tre cacciatori. Tra il capo dei cacciatori e la giovane nasce un legame. Durante il viaggio di ritorno i tre vengono in contatto con la tribù della giovane dalla cui cultura più sviluppata apprendono la tecnica per accendere il fuoco, l'uso delle frecce scagliate col propulsore ma anche la capacità di ridere. Tutto ciò lo trasmetteranno alla loro tribù una volta concluso il loro viaggio.
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