Kun'yomi
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La lettura kun o kun'yomi (訓読み, « lettura semantica ») di un kanji, è quella derivata storicamente dal Giapponese. In occasione della comparsa in Giappone della scrittura cinese, questa fu utilizzata per trascrivere la lingua giapponese. Infatti, i kanji sono ideogrammi: cioè trasportano una parola, non un suono. Questa lettura coesiste con la lettura on o on'yomi.
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[modifica] Utilizzo
Utilizzare i caratteri cinesi per trascrivere la lingua giapponese pone grandi difficoltà, che si possono trovare nell'illustrazione del kanji adattandolo alla lingua italiana: il verbo "mangiare" in kanji è "食" (mang), perciò in italiano si trasformerebbe in "食iare"
Una frase completa diventerebbe allora:
"Voglio 食iare una mela."
Oppure:
"L'ho già 食iata."
Quando i giapponesi hanno importato la scrittura cinese, hanno applicato lo stesso principio. Il kanji è utilizzato per trascrivere la radice verbale (lettura kun) ed altri caratteri permettono di scrivere la parte variabile del verbo. È per ciò che spesso, una parola costituita da un kanji e seguita da una lettera hiragana deve essere letta con questo tipo di lettura.
[modifica] Esempi di lettura kun
[modifica] Verbi
- 食べる (たべる, taberu) : mangiare,
- 見る (みる, miru) : vedere,
- 来る (くる, kuru) : venire ;
[modifica] Nomi
- 水 (みず, mizu) : acqua,
[modifica] Aggettivi
- 新しい (あたらしい, atarashii) : nuovo,
- 高い (たかい, takai) : grande.
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