Kitchen
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Kitchen | |
Titolo originale | Kitchin |
Autore: | Banana Yoshimoto |
Anno (1a pubblicazione): |
1988 |
Genere: | Romanzo |
Sottogenere: | |
Protagonista: | Mikage Sakurai |
Coprotagonisti: | Yūichi Tanabe |
EDIZIONE RECENSITA | |
Anno: | 1988 |
Editore: | Feltrinelli |
Traduzione: | Giorgio Amitrano |
Collana: | Universale economica Feltrinelli |
Pagine: | 148 |
ISBN | 8807812436 |
Progetto Letteratura |
Kitchen è un romanzo scritto dall'autrice giapponese Banana Yoshimoto nel 1988 e tradotto in italiano in prima traduzione mondiale nel 1991.
Il romanzo è diviso in due parti, Kitchen e Plenilunio (Kitchen 2). Il titolo del romanzo deriva dall’ossessione della protagonista per la cucina. Il romanzo tratta della perdita della famiglia, e della possibilità di ricostruirsene una, scegliendola. Ma se pensiamo alla famiglia Tradizionale siamo lontani. Mikage (la protagonista) sceglie di vivere in una famiglia dove la madre è in realtà il padre. Molte edizioni includono anche il racconto Moonlight Shadow, questo racconto tesi di laurea dell’autrice, con cui ha vinto il premio di facoltà della Università del Giappone (Nihon Daigaku), mescola una storia di un amore perso con la fantascienza in pieno stile manga.
Il romanzo ha riscosso un grande successo grazie soprattutto allo stile giovanile e fresco della Yoshimoto, ispirato ai fumetti manga (più precisamente allo shōjo manga).
[modifica] Trama
Mikage la protagonista dopo aver perso già i genitori , perde anche la nonna con cui viveva assieme e rimane sola. Viene ospitata a casa di Yūichi, un suo compagno di università ed un amico di sua nonna. Yūichi vive in casa con la madre Eriko. Presto scoprirà che in realtà Eriko è Jūji, il padre che è diventato donna dopo la morte della madre vera di Yūichi. Inizia così una convivenza e Mikage sembra ritrovare gli equilibri perduti. Dopo alcuni mesi Mikage torna a vivere da sola, lascia definitivamente l’Università e da sfogo alla sua sfrenata passione per la cucina diventando aiuto di una nota professionista. Una notte dopo, non averlo sentito per mesi, riceve una chiamata da Mikage, la madre è morta assassinata, la cosa e successa già da alcuni mesi ma lui non ha avuto il coraggio di dirglielo. Alla protagonista cade di nuovo il mondo addosso, tanto che quasi si convince che tutte le persone che ama siano costrette morire. Il giorno viene a sapere che dovrà partecipare ad una kermesse culinaria in giro per il paese, naturalmente non può rifutare, e la sera per stargli vicino va a dormire a casa di Yūichi. Il giorno dopo riceve una scenata di gelosia da una compagna di Yūichi, che in pratica gli dice che non può fare i propri comodi con lui, e che se ne è innamorata deve prendersi anche gli obblighi che comportano una relazione, poi incontra Chika-chan, una collega dei Eriko, che in pratica gli dice le stesse cose e gli dice che Yūichi e partito e le da l’indirizzo. Anche lei parte per la Kermesse e, una sera, si decide, a telefona a Yūichi, , e capisce che probabilmente quella sarà l’ultima volta che lo sentirà, perché lui continuerà a fuggire da tutti. Allora prende la sua decisione, anche se solo per una notte lo vuole raggiungere, arriva al suo albergo dopo varie peripezie riesce ad entrare, o meglio irrompe dalla finestra nella camera di Yūichi. Mikge riparte, lo sentirà di nuovo telefonicamente prima della fine del suo viaggio, Yūichi è tornato a Tokio, lei tornerà la sera, si danno appuntamento alla stazione per cenare insieme a casa.