Kaspar Schoppe
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Kaspar Schoppe (Neumarkt, 27 maggio, 1576 – Padova, 19 novembre 1649) fu uno studioso tedesco.
Studiò in diverse Università della Germania; convertito al cattolicesimo nel 1599, ottenne il favore di papa Clemente VIII con le sue critiche portate alle confessioni protestanti. Dal 1607 fu a servizio dell'arciduca Ferdinando, poi imperatore col nome di Ferdinando II, sbrigando diversi incarichi diplomatici. Ebbe una polemica con lo Scaligero, già suo intimo amico, e con altri, scrivendo l' Ecclesiasticus auctoritati Jacobi regis oppositus (1611), un attacco al re inglese Giacomo I mentre nel Classicum belli scan (1619) auspicò una guerra di religione contro i prìncipi protestanti. Secondo Pierre Bayle, fu ferito gravemente da alcuni inglesi a Madrid nel 1614 e poi, dopo essere venuto a contrasto con i gesuiti, temendo per la sua vita, lasciò la Germania per l'Italia nel 1617.
Schoppe si occupò anche di grammatica e di filosofia e maneggiò molto bene la lingua latina: il suo capolavoro è forse la Grammatica philosophica, pubblicata a Milano nel 1628. Nella sua Vita di sir Henry Wotton Izaak Walton riferisce che lo Schoppe ebbe «spirito irrequieto e penna maliziosa».
[modifica] Opere
- De arte critica (1597)
- De Antichristo (1605)
- Pro auctoritate ecclesiae in decidendis fidei controversiis libellus
- Scaliger hypololymaeus (1607)
- Flagellum Jesuiticum (1632)
- Mysteria patrum jesuitorum (1633)
- Arcana societatis Jesu (1635)
[modifica] Bibliografia
- M. d'Addio, Il pensiero politico di Schoppe e il machiavellismo del Seicento, Milano 1962