Forza di marea
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La forza di marea (in genere usato al plurale, forze di marea, e anche con l'espressione effetti di marea) è un effetto secondario della forza di gravità. Quando un oggetto molto grande subisce l'influenza gravitazionale di un altro, la forza gravitazionale può variare considerevolmente da una parte all'altra dell'oggetto. Questo tende a distorcerne la forma, senza cambiarne il volume. Supponendo che l'oggetto fosse inizialmente una sfera, le forze di marea tenderanno a distorcerlo in un ellissoide, con l'asse maggiore allineato verso il corpo che produce la forza di gravità.
Le forze di marea seguono la legge dell'inverso del cubo. La forza di marea esatta in ogni punto è descritta dal tensore di Weyl. Nella maggior parte dei casi, considerando due corpi uno in orbita rispetto all'altro, è possibile usare un'approssimazione: differenziando la legge di Newton della gravità rispetto alla distanza si ha:
dove M è la massa del corpo principale, m è la massa del corpo orbitante, e r è il raggio dell'orbita. Le forze di marea sperimentate saranno 2Ft (verso l'esterno) sull'asse che unisce i centri di massa dei due corpi, e -Ft (verso l'interno) sul piano perpendicolare a tale asse.
Questa forza è quella responsabile del fenomeno della marea dei mari terrestri. In questo caso, l'intera massa d'acqua terrestre si "allunga" verso la luna, ma a causa della rotazione terrestre il punto più alto della marea è in ritardo di circa 20°.
Gli effetti di marea possono diventare molto grandi vicino a corpi piccoli e massicci, come le stelle di neutroni o i buchi neri, fino a diventare addirittura infinite in corrispondenza delle (per adesso ipotetiche) singolarità gravitazionali. Effetti di marea da parte di corpi diversi possono sommarsi, come nel caso della Luna e del Sole per le maree terrestri.