Festival dei Due Mondi
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Il Festival dei Due Mondi, conosciuto anche col nome di Spoleto Festival, è una manifestazione internazionale di musica, arte, cultura e spettacolo che si svolge annualmente nella città di Spoleto.
Fondatore del Festival dei Due Mondi di Spoleto è il maestro compositore Gian Carlo Menotti, che istituì la manifestazione nel 1958. Attuale direttore artistico è Giorgio Ferrara. La manifestazione per molti anni è rimasta nel suo genere l'unica in Italia ed ad oggi, a livello nazionale ed europeo, rappresenta uno dei più importanti eventi culturali. Gli artisti e personaggi che vi prendono parte appartengono al mondo della prosa, della lirica, della danza, dell'arte marionettistica, dell'arte oratoria, della musica, del cinema e della pittura. Negli anni ottanta è stata istituita anche la rassegna medico-scientifica Spoletoscienza, ai quali congressi prendono parte scienziati e ricercatori.
Caratteristica della manifestazione è l'originalità, l'inusualità e talvolta l'esclusività degli spettacoli proposti. Il Festival di Spoleto infatti, da sempre ha cercato di proporre la novità e spettacoli all'avanguardia ma anche di rispettare la tradizione classica. Inoltre, i numerosi spazi e scorci architettonici che la città di Spoleto presenta, contribuiscono a creare un dualismo tra arte antica ed arte contemporanea unico nel suo genere:
- il Teatro Nuovo dove sono maggiormente rappresentate opere liriche e spettacoli di prosa
- il Teatro Caio Melisso" è sede dei Concerti di mezzogiorno e di altri spettacoli di prosa
- il Teatro Romano è il palcoscenico del balletto
- il Teatrino delle sei è sede degli spettacoli di danza moderna
- il Complesso monumentale del San Nicolò è sede dei Grandi Processi, immaginari processi a personaggi storici
- il Cortile della Rocca albornoziana è lo scenario di concerti e di spettacoli di prosa
- la famosa Piazza del Duomo è lo scenario della Maratona di Danza e dei Concerti di gala e di chiusura
- la chiesa di San Eufemia è sede dei concerti notturni di musica sacra (Ora Mistica)
- l' auditorium della Stella è sede degli spettacoli della compagnia marionettistica Carlo Colla e Figli.
Molteplici sono stati i personaggi lanciati dal Festival o che si sono fatti conoscere maggiormente in Italia e in Europa grazie ad esso. Numerosissime sono state, dalla prima edizione del 1958 ad oggi, le celebrità artistiche di fama mondiale che hanno lavorato a Spoleto durante il Festival.
Da ribadire come questa rassegna di arte, cultura e spettacoli, sia prevalentemente internazionale e solo in minima parte italiana. D'altronde l'intenzione del suo fondatore Menotti era stata sin dall'inizio quella di creare, con il Festival, un terreno di incontro fra due culture e due mondi artistici, quello americano e quello europeo (da qui il nome del festival definito, appunto, "dei due mondi").
Di fatto, il Festival dei Due Mondi è padre e mentore di altri due analoghi eventi che si svolgono all'estero: lo Spoleto Festival Usa di Charleston fondato nel 1977 e l'australiano "Melbourne International Arts Festival" fondato del 1986. Ambedue gli eventi hanno visto tra i propri fondatori lo stesso maestro Gian Carlo Menotti che ne è stato anche il direttore artistico rispettivamente per 17 anni del primo e per tre anni del secondo. Le edizioni estere non sono repliche di quelle italiane ne hanno a capo la stessa amministrazione dell'edizione italiana.
Il festival abitualmente si svolge dalla fine del mese di giugno fino a metà del mese di luglio e si conclude con il tradizionale Concerto in Piazza del Duomo, nel quale anno dopo anno, si esibiscono le orchestre filarmoniche più prestigiose del mondo.
La durata complessiva è di norma 17 giorni.
Il 29 Giugno 2007 ha preso il via la cinquantesima edizione del Festival: per l'occasione è stata riportata in scena l'opera "Maria Golovin" di Gian Carlo Menotti, scomparso pochi mesi prima.
Nell'autunno 2007 il ministro dei beni culturali Francesco Rutelli, chiamato in causa a trovare soluzione agli annosi attriti interni della gestione della macchina del festival, assegna a Giorgio Ferrara l'incarico di rilanciare l'evento e lo nomina direttore artistico.
Il 1 febbraio 2008, in occasione delle celebrazioni per commemorare il primo anno dalla morte del maestro Menotti, alla presenza del ministro Rutelli, il neo Direttore artistico annuncia il nuovo nome della manifestazione: Spoleto Festival Internazionale. La prima edizione si svolgerà dal 26 giugno al 13 luglio 2008, con contributi dalla Cina, dalla Germania, dal Sud Africa, dagli Stati Uniti, e soprattutto dalla Francia per quanto riguarda il teatro di prosa.
[modifica] Unicità ed avanguardia degli eventi
Il Festival dei Due Mondi è stato e continua ad essere uno degli appuntamenti culturali più importanti ed innovativi a livello mondiale. Più celebre all'estero che in patria, non ha rivali nemmeno in Europa che possano condividerne il percorso e la qualità degli eventi che hanno descritto i suoi 50 anni di vita. Per coglierne lo spessore basta ricordare appena alcuni dei grandi nomi che nel tempo hanno onorato con i loro interventi la lunga storia del Festival:
- Luchino Visconti,
- Eduardo De Filippo,
- Rudolf Nurejev,
- Carla Fracci,
- Thomas Schippers (le cui ceneri sono tumulate nella piazza del duomo di Spoleto, dove lui diresse molti concerti di chiusura del Festival)
- Romolo Valli,
- Ken Russell,
- Nino Rota,
- Roman Polanski,
- Ezra Pound,
- Vittorio Gassman,
- Luciano Pavarotti
oltre a molti altri artisti ed ospiti, a questi vanno aggiunte numerose orchestre e compagnie di balletto di livello mondiale.
Data la lunga storia, è arduo decidere quali eventi considerare innovativi e quali no, poiché tutte le edizioni hanno richiamato l'attenzione dei media.
Ad ogni modo, il primo evento di rilievo che poi ha di fatto lanciato un nuovo modo di fare "esposizione" fu la mostra "sculture nella città" in programma nell'edizione del 1962 e curata da Giovanni Carandente: i maggiori scultori del mondo furono invitati a Spoleto ad esporre le proprie opere non in un palazzo qualunque, bensì nelle vie e nelle piazze della città, dando vita di fatto ad un vero e proprio museo di arte contemporanea a cielo aperto ma allestito in un ambiente ricco di storia. Finita la rassegna, la maggior parte delle opere furono donate alla città rimanendo nelle loro collocazioni originarie dove ancora oggi sono; su tutte svetta il Teodelapio di Alexander Calder (antistante la stazione ferroviaria) che viene a ragione considerata la prima scultura monumentale del mondo.
Altra mostra che viene ancora oggi ricordata dagli esperti del settore fu quella fotografica dedicata a Wilhelm von Gloeden nell'edizione del 1978: per la prima volta venivano esposte al pubblico le opere ottocentesche dell'autore tedesco considerate ambigue e scandalose.
Nelle edizioni più recenti uno degli eventi di maggior rilievo fu nell'edizione del 1999 lo spettacolo Eclipse del Teatro Equestre Zingarò, presentato in esclusiva per l'Italia.
Negli ultimi anni il Festival ha sofferto di un certo appannamento, sia in termini di presenze a Spoleto di turisti e spettatori nel periodo del Festival, sia della sua risonanza presso i mass-media. Il fenomeno, a dispetto di un livello sempre altissimo degli eventi proposti e di un invariato prestigio internazionale, si deve principalmente al fatto che nel tempo è enormemente cresciuta, in Italia e nel mondo, l'offerta di spettacoli e di eventi culturali: se fino agli anni sessanta-settanta il Festival si poteva considerare pressoché unico in Italia e forse anche in Europa, oggi soffre di una concorrenza che vede altre 6-7 manifestazioni similari, seppure minori, nella sola Umbria; per non dire poi delle decine di festival di vario genere, oltre a stagioni concertistiche, operistiche, e grandi mostre d'arte, che ormai vengono continuamente organizzati nel resto del Paese.