Elizabeth Gaskell
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Elizabeth Cloghorn Gaskell (Londra, 29 settembre 1810 - Alton, Hampshire, 12 novembre 1865), fu una scrittrice britannica.
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[modifica] Biografia
[modifica] Infanzia
Figlia del pastore unitariano William Stevenson e di Eliza Wedgwood, nipote di un celebre ceramista, rimase orfana di madre ad appena un anno di vita. Perciò dall'età di quattro anni fu adottata dalla famiglia di una zia materna, presso la quale trascorse buona parte della sua infanzia, a Knutsford, Cheshire, una tranquilla cittadina di campagna non lontana da Manchester.
La morte in mare nel 1822 dell'unico fratello, John, contribuì ad allentare ulteriormente il legame con il padre, già non particolarmente stretto a causa delle distanze e dei cattivi rapporti del padre con la zia. L'assenza di un fratello e la complessità dei rapporti familiari saranno temi spesso presente nella narrativa della Gaskell.
La famiglia della zia, gli Holland, era anch'essa unitariana e borghese, legata per parentela o matrimoni ad altri personaggi eminenti (tra cui William Turner ed i Darwin), ed in essa Elizabeth assorbì un atteggiamento politicamente liberale e religiosamente tollerante. L'educazione impartitale presso gli Holland la incoraggiò ad approfondire le sue conoscenze con vaste letture, ed a formarsi un punto di vista ed opinioni autonome.
[modifica] Manchester
Nel 1832 sposò William Gaskell, uomo attivo ed impegnato socialmente oltre che pastore unitariano della cappella di Cross Street, punto di ritrovo di un'attiva cerchia intellettuale anticonformista che comprendeva pastori dissidenti, riformisti, progressisti, scienziati e poeti.
Il cambiamento dalla tranquilla Knutsford, poco più di un paese immerso nella quiete e nell'apparente immobilità della campagna dell'Inghilterra settentrionale, a Manchester, centro dinamico, in piena espansione, modellato senza sosta dall'industrializzazione pesante, fu notevole, ed ebbe ripercussioni tanto sulla salute della Gaskell quanto sul suo modo di osservare la realtà che la circondava, e le permise di prendere coscienza del trapasso da un'economia (ed una società) contadina ad una industriale.
Nei primi anni di matrimonio affiancò il marito nel suo lavoro di insegnante alle lezioni serali e domenicali per i bambini degli operai, spesso operai essi stessi. In quanto compagna di un pastore della Chiesa d'Inghilterra era nella posizione di entrare in contatto sia con il mondo operaio che con l'intellettualità progressista, e pare che si sia avvicinate alle teorie del socialismo utopistico.
Il suo rapporto con la città di Manchester ( la "cara vecchia fosca triste fumosa grigia Manchester", come amava chiamarla lei stessa) e con il tipo di vita che vi si svolgeva rimase sempre ambivalente, diviso tra l'intenso malessere suscitatole dal paesaggio cittadino - malsano, inquinato e deturpato da fabbriche e ciminiere - e l'ammirazione per l'intraprendenza dei suoi abitanti.
La morte in tenera età del figlio William, l'unico maschio (1844), fu per lei un colpo durissimo che riuscì a superare grazie all'appoggio del marito, il quale la esortò anche a dedicarsi ad un'attività che richiedesse intensa e prolungata concentrazione - la scrittura.
[modifica] Scrittrice
Il consiglio fu ascoltato e vide così la luce Mary Barton, uscito anonimo nel 1848, il cui crudo affresco dell'ambiente operaio di Manchester suscitò non poco scandalo ed il libro fu messo al bando da non poche biblioteche e librerie, ma tanto clamore portò opera ed autrice all'attenzione del grande pubblico.
Nel dicembre del '51pubblicò su Household words il racconto La nostra società a Cranford (Our Society at Cranford); l'editore della rivista, Charles Dickens, ne rimase colpito tanto da convincerla a scriverne un seguito (quello che poi divenne il romanzo Cranford, 1853), assicurandosene la pubblicazione assieme ad alcune delle sue opere successive.
Strinse amicizia con Charlotte Brontë, di cui ci è rimasto un nutrito epistolario e su richiesta del padre curò una biografia di vastissimo successo (1857), e frequentò William Makepeace Thackeray e George Eliot.
Scrisse ancora diversi romanzi e racconti (di particolare successo godettero le sue storie gotiche); ancora all'apice del successo decise di ritirarsi a vivere in una zona più salubre e tranquilla della "vecchia e fumosa Manchester", e con i proventi dei suoi romanzi acquistò un cottage ad Alton, nello Hampshire, dove si spense circondata dalle figlie, all'età di cinquantacinque anni, lasciando il suo ultimo romanzo incompiuto.
[modifica] Opere
Oggi la Gaskell è ricordata soprattutto per Cranford (1851-1853), serie di racconti pubblicati in origine sulla rivista "Household Words". Ambientate nella cittadina di provincia di Cranford, le storie descrivono una serie di donne, in gran parte nubili, e i loro sforzi per conservare, pur con poco denaro, le apparenze dell'eleganza e del garbo borghese. Ottima è la biografia di Charlotte Brontë (1857), sua amica.
[modifica] Romanzi
- Mary Barton (1848)
- Cranford (1851-3)
- Ruth (1853)
- Nord e Sud (North and South, 1854)
- La donna in grigio (The Grey Woman,1861)
- La cugina Phillis (Cousin Phillis, 1863)
- Gli amanti di Sylvia (Sylvia's Lovers, 1863)
- Mogli e figlie (Wives and daughters, 1865)
[modifica] Raccolte di racconti
- Moorlande Cottage (The Moorland Cottage, 1850)
- La storia della vecchia balia (The Old Nurse's Story, 1852)
- Lizzie Leigh (1855)
- Una mezza vita fa (Half a Life-Time Ago, 1855)
- La mia signora Ludlow (My Lady Ludlow, 1859)
- Intorno al sofà (Round the Sofa, 1859)
- La strega Lois (Lois the Witch, 1861)
- L'opera di una notte scura (A Dark Night's Work, 1863)
[modifica] Storie brevi
- Fratelli a metà (The Half Brothers)
- La storia dello Squire (The Squire's Story, 1853)
[modifica] Saggistica
- La vita di Charlotte Bronte (The Life of Charlotte Bronte, 1857)
[modifica] In italiano
- Cranford, Giunti 1995
- Mia cugina Phillis, Marsilio 1995 (ISBN 8831762958) e 2001 (ISBN 883175842X)
- Storie di bimbe, di donne, di streghe, Giunti, 1999
(Raccoglie cinque raconti, tra cui La strega Lois, La storia della vecchia balia)
- Il castello di Crowley, Sellerio 2002 (ISBN 8838918074)
- La vita di Charlotte Bronte, La Tartaruga, 1987 e 2006 (ISBN 8877384395)
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
Wikiquote contiene citazioni di o su Elizabeth Gaskell
[modifica] Collegamenti esterni
[modifica] Elizabeth Gaskell, vita e opere
[modifica] e-text
- http://www.gutenberg.org/authorn/Elizabeth+Cleghorn+Gaskell
- Gaskell web
- http://www.online-literature.com/elizabeth_gaskell/