Cotta
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La Cotta è un paramento liturgico; consiste in una veste bianca indossata dal clero e dai ministranti nelle celebrazioni. Essa viene rigorosamente indossata sopra l'abito talare. È facilmente riconoscibile dal suo collo quadro. È molto simile al camice, tuttavia, mentre il camice copre tutto il corpo raggiungendo le caviglie, la cotta "si ferma" alle ginocchia.
Trattandosi di una sorta di "camice accorciato", la cotta possiede tutte le caratteristiche di un camice. Può essere essenzialmente di due tipi:
- romana, quando il tessuto scende perpendicolarmente al corpo, provvisto, sulle parti anteriori e posteriori, di pieghe verticali.
- arricciata, quando il tessuto è arricciato all'altezza dei pettorali e scende libero verso il basso. Questo modello termina spesso con un ricamo ed (è, perciò, lo schema base per il rocchetto).
Anche ad essa, come per il camice, possono essere applicati ricami ricami di ogni genere. Sotto questi ricami vengono talora applicate delle fodere colorate, a seconda del "grado ecclesiastico" di chi indossa la cotta. Le cotte più semplici possono avere ricami più modesti o semplici simboli religiosi.
La cotta, indossata sull'abito talare, costituisce l'abito corale del clero. La cotta viene indossata dal clero in tutte le celebrazioni liturgiche, fatta eccezione della Santa Messa(in questo caso i diaconi, i presbiteri o i vescovi celebranti devono obbligatoriamente indossare il camice). Se durante la celebrazione della Santa Messa è presente un ministro ordinato che indossa la cotta, significa che questi non sta celebrando o concelebrando ma semplicemente assistendo.
La cotta non deve essere confusa con il rocchetto, anche se per consuetudine essa sta sostituendo la funzione di quest'ultimo.