Correlativo oggettivo
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Il correlativo oggettivo è un concetto poetico elaborato nel 1919 da Thomas Stearns Eliot, il quale lo definì in un articolo come "una serie di oggetti, una situazione, una catena di eventi pronta a trasformarsi nella formula di un'emozione particolare". È una enumeratio che si carica di una incredibile pregnanza semantica e descrive simbolicamente un paesaggio, un'inquietudine, un istante di vita; un sovraffollarsi ed un sovrapporsi di oggetti che supera la semplice concatenazione metaforica ed esprime una delle acquisizioni più creative della poesia occidentale a cavallo tra le due guerre mondiali. Si parla di "correlativo oggettivo" in quanto anche i concetti e i sentimenti più astratti trovano la loro espressione (si "correlano") in oggetti ben definiti e concreti.
Nella lirica italiana questo concetto trova la sua più alta espressione nella poetica di Eugenio Montale, che scelse un correlativo oggettivo per il titolo della sua raccolta Ossi di seppia.
Il correlativo oggettivo può essere paragonato a una metafora che si oggettivizza, ovvero considerando oggetti concreti e non astratti. L'autore esprime il proprio stato d'animo attraverso la visione di un oggetto con attributi non comuni ad esso.