Consiglio dei Pregadi
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Il Consiglio dei Pregadi o Consiglio dei Rogadi o, più comunemente, Senato era un organo costituzionale della Repubblica di Venezia istituito sin dal 1229 quale assemblea deliberativa superiore della Repubblica, che si occupava di discutere della politica estera e dei problemi correnti con un meccanismo decisionale più snello e ristretto rispetto al sovrano Maggior Consiglio.
Il nome Consiglio dei Pregadi si riferica letterealmente al fatto che i senatori venivano originariamente pregati di fornire il proprio consiglio al Doge, il nome Senato si diffuse invece solamente nel XIV secolo col diffondersi della cultura umanista.
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[modifica] Composizione e funzioni
[modifica] Membri elettivi e di diritto
Il Senato era presieduto dalla Serenissima Signoria con a capo il Doge, mentre i lavori erano preparati e diretti dai Savi del Collegio.
Vi erano poi i Pregadi:
- anzitutto i sessanta senatori annuali eletti dal Maggior Consiglio;
- a questi si aggiunsero successivamente altri senatori che costituivano la cosiddetta Zonta, cioè "aggiunta" (da cui deriva l'odierno italiano giunta): che furono dapprima 20 nel 1279 e crebbero sino al 1450 raggiungendo il numero di altri sessanta membri; rinnovata per decreto di anno in anno essa divenne stabile parte del senato nel 1506.
I senatori erano distinguibili per indossare la toga rossa.
A questi membri di elettivi si sommavano poi, di diritto, l'intera Quarantia, il Consiglio dei Dieci e gli Avogadori de Comùn. Dal 1305 siedevano per diritto in Senato, senza preventivo decreto del Maggior Consiglio anche i Procuratori di San Marco.
[modifica] Membri ex officio
Partecipavano ai lavori del Senato un gran numero di magistrati e funzionari dello Stato di volta in volta chiamati a trattare ex officio, cioè per necessità di carica, alle materie loro inerenti:
- i comandanti militari, a partire da Capitano del Golfo, Capitano Generale da Mar e Capitano Generale di Terraferma;
- gli ambasciatori, i baili e i consoli in partenza o al ritorno dai propri incarichi;
- i podestà e governatori delle città e territori sottomessi;
- i provveditori e i membri di Magistrati e Deputazioni.
Da notare tuttavia come, per l'uso di assommare diversi incarichi alla medesima persona, spesso molti di questi funzionari rappresentassero al contempo più funzioni diverse e fossero al contempo essi stessi dei senatori eletti.
[modifica] Bibliografia
- L'Archivio di Stato di Venezia. Indice generale, storico, descrittivo ed analitico. Tomo I - Archivi dell'amministrazione centrale della Repubblica Veneta e archivi notarili, 1937.
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