Competenza
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[modifica] Introduzione
In generale il termine competenza indica la capacità degli individui di combinare, in modo autonomo, tacitamente o esplicitamente e in un contesto particolare, i diversi elementi delle conoscenze e delle abilità che possiedono. D’altra parte una definizione precisa del concetto di competenza è assai ardua da stabilire, in quanto questa nozione presenta molte sfaccettature, ed il termine racchiude diversi significati, secondo il contesto e la cultura in cui viene utilizzata. Per questo motivo presenteremo, nei paragrafi che seguono, alcune definizioni possibili. Per una visione panoramica del concetto segnaliamo peraltro l’importanza di visionare le pagine wikipedia in francese, inglese e tedesco che sviluppano questa nozione.
[modifica] Etimologia
“Il sostantivo competenza deriva dal verbo competere. Quest’ultimo, di origine latina (cum-petere), sta ad indicare un’azione di “andare insieme, far convergere in un medesimo punto”; anche nell’accezione di gareggiare o di mirare ad un medesimo obiettivo. D’altra parte, “competente” è anche colui che ha autorità in un certo ambito. Un soggetto o un’istanza competente è dunque qualcuno considerato adeguato, che ha legittima giurisdizione, che ha facoltà di giudicare qualcosa e che, quindi, “se ne intende” (Dizionario etimologico della lingua italiana” – Cortellazzo e Zolli – Zanichelli - 1994).
[modifica] Definizioni
Non è possibile essere esaustivi rispetto alle diverse definizioni di questo termine (una ricerca del 2005 ne ha evidenziate almeno una trentina) ma nella maggior parte dei casi è data grande importanza alla contestualizzazione, ovvero al fatto che una competenza è tale se attivata in un contesto specifico.
Guy Le Boterf ritiene la competenza “Un insieme riconosciuto e provato, delle rappresentazioni, conoscenze, capacità e comportamenti mobilizzati e combinati in maniera pertinente in un contesto dato”. Rappresentazioni, conoscenze, capacità e comportamenti possono essere riassunti col termine risorse, portandoci ad affermare che la competenza è una qualità specifica del soggetto: quella di saper combinare diverse risorse, per gestire o affrontare in maniera efficace delle situazioni, in un contesto dato. (Le Boterf, G., 1990, De la compétence: Essai sur un attracteur étrange, Les Ed. de l’Organisation)
Michel Pellerey (1983), dà invece una definizione contestualizzata all’ambito lavorativo: “le competenze finali si presentano come un insieme integrato di conoscenze, abilità e atteggiamenti, insieme necessario ad esplicare in maniera valida ed efficace un compito lavorativo”.(Progettazione formativa: teoria e metodologia” – M. Pellerey – ricerca ISFOL-CLISE - 1983) Rosario Drago (2000) d’altra parte integra nella sua definizione una considerazione inerente la percezione delle competenze: “La competenza è essenzialmente ciò che una persona dimostra di saper fare (anche intellettualmente) in modo efficace, in relazione ad un determinato obbiettivo, compito o attività in un determinato ambito disciplinare o professionale. Il risultato dimostrabile ed osservabile di questo comportamento competente è la prestazione o la performance".(La nuova maturità” – Rosario Drago – Centro studi Erickson – Aggiornamento 2000)
In conclusione possiamo affermare che una persona è in possesso di una competenza quando dimostra di avere le capacità, abilità e conoscenze che gli permettono di svolgere un lavoro, anche articolato, sapendosi districare in quella determinata situazione, attivando e mobilizzando le proprie risorse.
[modifica] Agire con competenza
Per avere successo in tutti gli ambiti della vita (privato, scolastico e in particolar modo professionale), non è sufficiente disporre di un elevato Quoziente Intellettivo o essere abili da un punto di vista professionale; occorre anche poter disporre di quella che Daniel Goleman chiama intelligenza emotiva. Quest'ultima, si fonda su due tipi di competenza, una personale - connessa al modo in cui controlliamo noi stessi - e una sociale, legata al modo in cui gestiamo le relazioni sociali con gli altri. Per esempio: il fatto che io possieda una serie di conoscenze sulla tecnica automobilistica, che sappia riparare o diagnosticare un determinato componente, che abbia gli attrezzi adatti, che abbia una spiccata passione per la meccanica e per l’elettronica, non fa di me un meccanico appetibile sul mercato del lavoro.
Oggigiorno, oltre alle conoscenze tecniche specifiche del ramo, le aziende richiedono vieppiù competenze sociali (per es.: responsabilità, cooperazione, disponibilità,...), metodiche-riflessive (per es.: metodo di lavoro, capacità decisionali, flessibilità,...), personali (per es.: motivazione, consapevolezza, padronanza di sé, ...). Essere competenti o agire con competenza, significa quindi essere in grado di far fronte a situazioni complesse, mobilitando e fondendo in maniera pertinente una grande quantità di risorse personali, sociali oltre che a risorse del tipo tecnico specialistiche.
[modifica] Categorie di competenze
Nei diversi contesti esistono numerose modalità di classificare le competenze o le risorse che rendono possibile l’attivazione delle competenze stesse. Di seguito alcune possibili categorizzazioni.
- la competenza cognitiva che include l’uso della teoria e dei concetti, così come le conoscenze informali e tacite acquisite con l’esperienza;
- la competenza funzionale (saper fare), quelle cose che una persona dovrebbe essere in grado di fare quando sono collocate in un contesto di una data area di lavoro, apprendimento o attività sociale;
- la competenza personale che comprende il sapere come comportarsi in una situazione specifica;
- la competenza etica che implica il possesso di certi pregi personali e professionali;
- la competenza di base, cioè l'insieme delle conoscenze (e delle loro capacità d'uso) che costituiscono sia la base minima per l'accesso al lavoro, sia il requisito per l'accesso a qualsiasi percorso di formazione ulteriore;
- la competenza trasversale, che entra in gioco nelle diverse situazioni lavorative e consente al soggetto di trasformare i saperi in comportamenti lavorativi efficaci in contesti specifici;
- la competenza tecnico professionale, costituita dai saperi e dalle tecniche connesse all'esercizio delle attività richieste dai processi di lavoro nei diversi ambiti professionali.
[modifica] Gestione delle competenze in azienda
Ogni azienda, ogni impresa o organizzazione oggigiorno tiene particolarmente in considerazione la gestione delle competenze dei propri collaboratori e collaboratrici. Pur con linguaggi e organizzazione diverse, spesso tra una azienda e l’altra troviamo similitudine quanto agli elementi considerati prioritari all’agire competete.
A titolo di esempio presentiamo una modalità di gestire le competenze nelle aziende del ramo automobilistiche attive in Svizzera. In queste imprese, oltre alle competenze tecnico specialistiche vengono pure richieste competenze metodico riflessive, sociali e personali.
Il diagramma sottostante indica chiaramente quanto citato sopra; ovvero l’abilità del singolo individuo nel gestire una determinata situazione utilizzando in modo efficace e pertinente un “coro” di risorse (competenze chiave). Da notare come in sede di formazione professionale viene data sempre più importanza, alla conoscenza di questi elementi chiave.
(voce da completare con immagini e tabelle)
[modifica] Valutare le competenze
“Pretendere di affermare che una competenza è misurabile è tutto da dimostrare, riconoscerla è diverso.” (Prof. Piergiorgio Reggio - Università Cattolica - Milano - Conferenza Reflect Lugano 2007)
Questa citazione lascia presupporre che l’identificazione e la valutazione delle competenze siano operazioni complesse. Infatti per individuare se una persona è competente possiamo focalizzarci su due aspetti diversi:
- esaminare se l’individuo ha le caratteristiche personali da cui dipende una prestazione professionale di buon livello (risorse personali);
- osservare l’individuo mentre svolge determinati compiti lavorativi e verificare se riesce a svolgerli secondo parametri-obiettivi ottimali predefiniti (prestazione).
Il metodo più semplice per identificare molte risorse utili all’agire competente (per esempio conoscenze e capacità tecniche) è l’analisi del percorso formativo e professionale. Per identificare le capacità trasversali si fa riferimento invece alla descrizione da parte dell’individuo di episodi lavorativi o di vita. In generale si valuta per:
- formare;
- rendere consapevoli i discenti del proprio livello di competenza permettendo loro di svilupparla;
- certificare e dare una qualifica;
- selezionare in vista di un obiettivo.
Se in generale “L’atto valutativo può essenzialmente definirsi come una assegnazione di senso-valore ad un determinato evento o processo” (Didattica generale”- C. Borello – Studi Bompiani 1996)quando si vogliono valutare le competenze, occorre rifarsi a situazioni complesse reali in cui si attivano le diverse capacità e risorse necessarie per raggiungere un obiettivo. E’ pertanto necessario elaborare strumenti di valutazione multi-prospettici che tengano conto dei vari elementi su cui si fonda la competenza.
Come segnalato nella citazione iniziale, di fatto una competenza non è misurabile, ma può essere “riconosciuta” prendendo in considerazione tutta una serie di tracce che manifestano la presenza delle risorse attivare per l’agire competente. La valutazione delle competenze è allora un’operazione che coniuga contemporaneamente capacità di analisi e di sintesi da parte di chi osserva, come ad esempio quando riconosciamo una fisionomia: attraverso l’analisi e la contemporanea sintesi di una serie di elementi somatici riusciamo a identificare un soggetto come conosciuto o non conosciuto. Allo stesso modo, quando vogliamo dettagliare gli elementi (le risorse) che concorrono in una competenza, di fatto facciamo un’operazione di rilevamento di “tracce”, di elementi che ci segnalano la presenza o meno di talune conoscenze, abilità metodologiche o caratteristiche personali.
La valutazione delle competenze necessita inoltre di un’attività di riflessione-autoriflessione e analisi del processo messo in atto per la ricerca di “tracce” del percorso effettuato, che narrano l’evolversi ed il divenire della competenza stessa.
Considerando, con Guy le Boterf, che la competenza si fonda su tre assi di azione: a) quello delle risorse (posso agire) b) quello della riflessività (voglio agire-fare) e c) quello delle prestazioni (so agire), per ognuno di questi assi è necessario individuare dei metodi e strumenti di valutazione specifici, come ad esempio quelli segnalati nella tabella sottostante.
(voce da completare)
[modifica] Bibliografia
- AAVV (2006) Competenze e loro valutazione in ambito formativo, Quaderni dell’Istituto Comunicazione Istituzionale e Formativa, (ICIeF) n°12, Università della Svizzera Italiana, facoltà di Scienze della comunicazione.
- Ajello, A. M. 2002) La competenza, Il Mulino
- Bauman, G. et collaborateurs (1998) Construire des compétences, CPS/WBZ
- Bauman, G. et collaborateurs (2000) Compétences, CPS/WBZ
- Bayard, Y.(1993) Le bilan de compétences: pour qui? Pour quoi? Comment? Demos
- Cattaneo, A., Boldrini, E. (2007) ICT… Innovazione, Competenze, tecnologie. Carocci. Roma. (capitolo 2)
- Di Fabio A. M., Majer V. (2004) Il bilancio di competenze. Prospettive di approfondimento, Franco Angeli
- Dolz, J., Ollagnier E. (2000) L’énigme de la compétence en éducation, Raisons éducatives, De Boeck
- EFFE, (2000) Dalla biografia al progetto – Bilancio Portfolio delle competenze, Rosenberg & Sellier
- Evéquoz G. (2004) Les compétences clés, Liaisons
- Frega, R. (2001) Dalla competenza alla navigazione professionale, Professionalità, N°62
- Geffroy F. – Tijou R. (2002) Il management delle competenze nelle imprese europee. Politiche e pratiche. (European Training and Development Federation), Franco Angeli
- Ghisla, G., Bassetti, T., Nicoli, M., Spinedi, G. (2006) Esperienze di valutazione didattica nella maturità professionale. Quaderno ISPFP 33. Lugano.
- Kadishi B. (2001) Schlüsselkompetenzen wirksam erfassen, Tobler Vjerlag
- Le Boterf, G. (1990) De la compétence: Essai sur un attracteur étrange, Les Ed. de l’Organisation
- Levati, W., Saraò, M.V. (1998) Il modello delle competenze: un contributo originale per la definizione di un nuovo approccio all’individuo e all’organizzazione nella gestione e sviluppo delle risorse umane, Franco Angeli
- Levy-Leboyer, C. (1996) La gestion des compétences, Les Ed. d’Organisation
- Paquay, L. et coll. (2002) L’évaluation des compétences chez l’apprenant, Presses Universitaires de Louvain, Belgique
- Rey B. (2003) Ripensare le competenze trasversali, Franco Angeli
- Salini, D. (2006) Guida al portfolio delle competenze nella formazione professionale. GLIMI-DFP Cantone Ticino.
- Scallon, G. (2004) L’évaluation des apprentissages dans une approche par compétences, De Boeck : Bruxelles.
[modifica] Links utili
- http://en.wikipedia.org/wiki/Competence_%28human_resources%29 Pagina wikipedia in inglese sulla competenza
- http://fr.wikipedia.org/wiki/Comp%C3%A9tence Pagina wikipedia in francese sulla competenza
- http://de.wikipedia.org/wiki/Kompetenz Pagina wikipedia in tedesco sulla competenza
- http://www.guyleboterf-conseil.com Sito di Guy Le Boterf, esperto internazionale sulla nozione di competenza
- http://www.dbk.ch/csfp/lexique05/lexikon.php Pagina di glossario della conferenza svizzera della formazione professionale
- http://www.career-point.com/nw/pfcc/download/PFCC_Mod8/compet.htm#2_1 Manuale per l’orientatore: l’assessment delle competenze.
- http://www.cibc.net Centri di bilancio delle competenze, francesi.
- http://www.enaip.it/laboratori/bilcom/bila6.htm ENAIP e bilancio di competenze.
- http://www.jobtel.it/progetto.aspx Progetto professionale, bilancio di competenze.
- http://www.scintille.it/sezione.asp?sz=3 Valutazione autentica o valutazione delle competenze.
- http://www.irre.lombardia.it/portfolio/Valutazione%20autentica%20Camoglio.doc Valutazione autentica.
[modifica] Altre accezioni del termine: competenza giuridica
La Costituzione Italiana riconosce alle regioni a statuto speciale, una competenza esclusiva in determinate materie espressamente previste dall' art. 117 della Costituzione.