Cherem
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Il cherem viene originariamente teorizzato in Dt 20 (Deuteronomio - quinto libro della Torah ebraica e della Bibbia cristiana), allʼinterno delle regole di guerra dettate da Dio stesso al suo popolo (dal v. 10 al v. 20).
Si trattava di un voto allo sterminio di alcune popolazioni pagane:
Ai vv. 16 e 17 afferma: "Invece nelle città di questi popoli che il Signore tuo Dio ti dona in eredità non lascerai viva anima alcuna, ma voterai allo sterminio Hittiti, Amorrei, Cananei, Perizziti, Evei e Gebusei, come ti ha ordinato il Signore tuo Dio”. E nel versetto successivo (v. 18) il Signore offre anche la motivazione di questo agire: “affinché non vi insegnino ad imitare tutti gli abomini che compiono per i loro dèi, e voi non pecchiate contro il Signore vostro Dio”.
Il Cherem è ripreso anche nei 613 precetti ebraici (613 mitzvòt). in particolare il mitzvòt 231 prescrive: "Rispetta le leggi sul voto di sterminio (cherem) Lev. 27:28"
Il significato odierno di Cherem è molto più blando di quanto teorizzato nel Deuteronomio.
Con Cherem (or Herem), oggi si intende il più alto grado di censura nella comunità giudaica. E' la totale esclusione di una persona dalla comunità ed è simile alla scomunica della Chiesa Cattolica."