Census-designated place
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Si definiscono Census-designated places (CDP) quelle località o aree degli Stati Uniti d'America che lo United States Census Bureau distingue dai cosiddetti incorporated places (city, town, village, ecc.) perché, a differenza di questi, non hanno una forma di amministrazione legalmente riconosciuta.
Proprio per questo motivo, si usa paragonare gli unincorporated places (sinonimo di CDP) americani alle frazioni italiane. A differenza delle frazioni, però, non sono necessariamente legati ad una qualche amministrazione comunale, ma possono dipendere direttamente dall'autorità della contea della quale fanno parte.
Località con queste caratteristiche, sono presenti nei censimenti degli Stati Uniti, sin dal 1850. Ma è dal 1980 che è stato adottata la denominazione attuale. Mentre dal 2000 si è tolto il limite inferiore di abitanti necessario perché potessero essere censiti.
Così, proprio grazie al censimento del 2000, abbiamo potuto sapere che ben 35.000.000 di americani vivono in aree e località catalogate come census-designated places [1]. È un dato che dà un'idea dell'importanza di questi centri, per lo più molto piccoli, ma che raggiungono anche dimensioni rilevanti (il più grande di essi, la unincorporated community di Ellicott, nel Maryland, conta circa 55.000 abitanti).
Si noti poi che la situazione riguardo la definizione e la distinzione tra incorporated places e census-designated places varia da stato a stato. Ad esempio nelle Hawaii, caso unico, l'unica contea dello stato, la Contea di Honolulu, ha un'unico incorporated place, la città di Honolulu. Tutte le altre località presenti nell'arcipelago sono dei CDP.
[modifica] Note
- ^ http://www.census.gov/geo/www/psap2010/cdp.040607.b.html - ultimo accesso: 12/02/2008