Canzone (musica)
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Una canzone è una composizione musicale relativamente corta, scritta per essere eseguita da una o più voci accompagnate da variabili strumenti musicali. La voce legge un testo, tenendo il ritmo della canzone, che può essere sia composto in struttura poetica, cioè in rima, che di prosa libera.
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[modifica] Storia
La Canzone, agli inizi del XVI secolo , è la forma profana del Ricercare. Originariamente era la trascrizione per organo della Chanson française e gli organisti le diedero il nome di Canzon francese o Canzon alla francese. Queste Canzoni hanno forma simile ai Ricercare a più temi. Girolamo Frescobaldi molto spesso unisce le varie strofe delle sue Canzoni con brevi e libere cadenze.
[modifica] La Canzona
La Canzona si distingue dalla Canzone sostanzialmente per le sue strofe, le quali sono composte tutte sullo stesso tema variato ritmicamente.
[modifica] Nella musica pop
Correntemente il termine canzone designa universalmente la composizione base della musica popolare, di durata intorno ai 3-4 minuti, eseguita di solito da formazioni ridotte (strumenti come chitarra, basso, batteria e tastiere), ma qualche volta da grandi orchestre, caratterizzata da strofe e ritornello che si alternano periodicamente. Solitamente la struttura delle canzoni pop è la seguente: Introduzione, Strofa, Ritornello, Strofa, Ritornello, Strofa che differisce in melodia o assolo, Ritornello. Un altro modo di comporre una canzone è il seguente: Introduzione, Strofa, Strofa identica alla prima ma con qualche variazione nella melodia e/o nel testo, Ritornello, Assolo, Ritornello e Conclusione (schema tipico usato ad esempio da gruppi come Pink Floyd -- "Learn to Fly" ne è un esempio --) che rende meno piatto l'ascolto, sorprende meglio l'ascoltatore non suggerendo mai "come va a finire" la trama musicale, fintanto che non è conclusa. Un altro modo, meno diffuso ma altrettanto efficace, è: Introduzione, Strofa, Ritornello implicito, Strofa (con variazione rispetto alla prima strofa), Ritornello implicito, Ritornello, Assolo (che può seguire o meno la melodia della Strofa), Ritornello, Conclusione.
Troviamo anche canzoni di tipo strumentale, ovvero dove la voce è inesistente (un esempio famoso è Moby Dick dei Led Zeppelin), dove viene lasciato spazio agli strumenti, se non addirittura ad un assolo di un solo strumento.
Il testo di una canzone usualmente segue un filo logico o narrativo all'interno dei suoi versi, ma sono ugualmente diffuse canzoni che non rispettano questo criterio (per esempio nel genere hip hop). Esistono anche canzoni che sono il proseguimento musicale/narrativo di un'altra canzone contenuta normalmente nello stesso album, come è uso nei concept album, (per esempio The Wall dei Pink Floyd o Scenes from a Memory dei Dream Theater).
Normalmente nella musica leggera, si adotta questo schema:
- Introduzione: 2 o più misure
- Strofa: 8-12 misure
- Ritornello: 8-12 misure
- Ritornello implicito: 4 misure
- Solo: 8 misure
- Conclusione: 1-2 misure
Ma trattasi di una linea di massima, seguita dalla maggioranza degli autori, ma non necessariamente l'unica da seguire.
Il testo è in genere per rime. A ciascuna riga di testo vengono fatte corrispondere 4 misure. Pertanto una strofa od un ritornello sono associati e due righe, tipicamente (ma non sempre e non necessariamente) in rima.
[modifica] In Italia
In Italia la canzone si afferma nel corso del 1900 divenendo fenomeno di grande popolarità. A cavallo fra gli anni Cinquanta e Sessanta viene rivoluzionata dalla figura del cantautore che associa il ruolo del cantante e dell'autore. È Domenico Modugno nel 1958 con Volare che apre la strada alla canzone moderna, seguito da personaggi come Gino Paoli, Luigi Tenco e Fabrizio De André. Negli anni Settanta fondamentale è l'apporto di Francesco De Gregori che rivoluziona il concetto e la struttura stessa della canzone. Questi artisti sono pilastri della cosiddetta canzone d'autore, espressione creata alla fine degli anni Sessanta da un giovane critico musicale, Enrico de Angelis, che diverrà anni dopo responsabile artistico del Club Tenco.
[modifica] Errate interpretazioni del termine "canzone"
Si fa spesso, in Italia, impropriamente riferimento con il termine "canzone" ad un brano musicale strumentale (ad esempio una fuga di Bach per clavicembalo o una improvvisazione al sax di un jazzista): questa diffusa errata interpretazione deriva dal fatto che nella cultura di massa italiana la forma musicale prevalente è la canzone pop e la didattica musicale scolastica non colma adeguatamente la mancata conoscenza in materia. In realtà ogni brano strumentale può essere descritto, oltre che semplicemente come "brano musicale", con la forma appropriata sulla quale si basa (blues, anatole, fuga, gavotta, rondò e così via).
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
- Gino Castaldo (a cura di), Dizionario della canzone italiana, Armando Curcio Editore, 1990
- Enrico Deregibus (a cura di), Dizionario completo della canzone italiana, Giunti, 2006.
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