Aurelio Grimaldi
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Aurelio Grimaldi (Modica, 19 marzo 1957) è uno scrittore, regista e sceneggiatore cinematografico italiano.
Maestro elementare, negli anni ottanta incominciò a scrivere varie opere letterarie tra cui Mery per sempre scritta nella sua amata Luino, da cui Marco Risi ricaverà un film nel 1988. Dopo il successo del film Grimaldi, che aveva partecipato alla realizzazione della sceneggiatura, si avvicinò sempre più al mondo del cinema scrivendo nel 1990 il soggetto della pellicola Ragazzi fuori, diretta dallo stesso Risi.
Nel 1992 realizzò la sua prima opera da regista, La discesa di Aclà a Floristella, che venne presentata al Festival del cinema di Venezia. Con il successivo La ribelle (1993, con Penélope Cruz) ebbe l'opportunità di affacciarsi al Festival di Locarno ma la consacrazione avvenne nel 1994 con Le buttane, opera tratta da un suo libro che venne presentata al Festival di Cannes e che vinse il premio della critica al Festival di Rotterdam.
Ammiratore di Pier Paolo Pasolini, Grimaldi gli ha dedicato tre opere: Nerolio (1996); Rosa Funzeca (2002) ed il film per la televisione Un mondo d'amore. Ancora sceneggiatore (collaborò tra gli altri con Damiano Damiani e Tinto Brass), nel 1998 il cineasta siciliano puntò sull'erotismo ne Il macellaio, film-scandalo che, pur non avendo molto successo, consacrò la sua protagonista Alba Parietti a sex symbol dello spettacolo italiano. È forse in seguito a questo film che Grimaldi viene definito dall'organizzatore cinematografico siciliano Enzo Castagna come «un regista e scrittore sporcone» in un'intervista contenuta nel documentario Enzo, domani a Palermo!
Dopo il sostanziale fiasco de La donna lupo (1999), definito da alcuni come «un porno sul tema dell'emancipazione sessuale femminile»[citazione necessaria], Grimaldi invertì la tendenza negativa con la tenera commedia Iris (2001). Dopo aver recitato nella pellicola comica Ladri di barzellette (2004), nel 2005 uscì L'educazione sentimentale di Eugenie, ultima sua fatica cinematografica, in cui il regista torna sul tema erotico seppur in un film in costume abientanto nel XVIII secolo.
L'attività cinematografica non ha precluso la continuazione della sua carriera letteraria: Nfernu veru (1985), Storia di Enza (1991), Palermo che muore Palermo che nasce (1994) e I Violanti (1995) sono gli ultimi volumi pubblicati.