Tra il 20 maggio 1921 e il 20 novembre 1947, tra Amburgo e Basilea, ebbero inizio e definitivo compimento le esperienze umane e letterarie di Wolfgang Borchert. La sua scrittura si concretizzò, se si eccettuano gli esperimenti poetici dell’adolescenza, tutti pubblicati nelle pagine dell’Hamburger Anzeiger, in un numero estremamente esiguo e frammentato, ancorché compiuto, di opere. Dotato di uno stile originalissimo e innovatore, Borchert rappresentò una figura di rivoluzione di straordinario talento nella letteratura postbellica europea, e non soltanto di lingua tedesca. Scrisse contemporaneamente ad autori come Heinrich Böll, pur mantenendo uno stile e una peculiarità del tutto personali. “Das Brot” (Il pane) costituisce certamente il suo racconto breve più conosciuto e rappresentativo di tutta la produzione germanica della cosiddetta “Kurzgeschichte”, perché di “Geschichte” (ovvero “storia”) si tratta e non di pura e banalissima narrazione.