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AAA: La lista nera di Wikipedia

Ho appreso, alcuni minuti fa, che la biblioteca digitale classicistranieri.com, che gestisco da oltre 22 anni, è riportata assieme ad altri 99 siti web (tra cui Repubblica.it), su una pagina in italiano di Wikipedia denominata “Cloni“, il cui contenuto inizia così:

“Questa pagina elenca i siti che copiano/clonano interamente il contenuto di it.wiki, o una congrua parte di esso. “

La frase è inquietante in quanto l’accezione comune dei verbi “copiare” e “clonare” è connotata da una componente fortemente negativa che si avvicina al concetto di “plagio“, anch’esso tradizionalmente inteso, nel contesto delle tematiche del diritto d’autore o del copyright (sono due cose completamente diverse).

L’articolo, nella sua versione integrale, può essere scaricato qui in formato PDF, (ad ogni buon conto lo riporto al termine di queste note anche in embedding) o consultato on line in copia permanente all’indirizzo

https://archive.is/m2sok

Uso questi riferimenti, e non il link alla risorsa originale, semplicemente perché, dato l’argomento, non ho nessuna intenzione di regalare neanche un click a Wikipedia.

La sezione che riguarda classicistranieri.com è la 96.a su 100. In essa tale ZandDev (firmarsi con nome e cognome su Wikipedia forse pare essere una brutta cosa), alle 19,37 del 27 aprile 2022 scriveva:

riportando l’indirizzo web (non il link) alla cartella /it/ di classicistranieri.

Tale cartella non riportava affatto il mirror, ovvero la copia pedissequa e immodificata di “it.wiki”, bensì una versione statica e in formato html, senza immagini e non integrale, risalente al giugno 2008 (cosiddetta dump) della autonominatasi enciclopedia libera. Libera anche di dire cose non corrispondenti al vero, evidentemente. Ma di questo non si sono minimamente accorti. Ecco, ad ogni buon conto, uleriori informazioni sull’utente ZandDev:

Trovate e potete scaricare, (sì, è legittimo e perfettamente legale) tale contenuto dal seguente link in formato compresso:

https://www.valeriodistefano.com/itwiki/wikipedia-it-html.tar.7z

Il link rimanda a un file di circa 1,62 Gb, che, una volta decompresso correttamente, origina una cartella di poco più di 19 Gb, contente la “fotografia” scattata a Wikipedia in italiano 24 anni prima dell’annotazione di ZandDev.

Tutti i dumps della Wikipedia statica in tutte le lingue sono, inoltre, disponibili presso

Index of Static HTML Wikipedia (June 2008) Dumps

Tutti gli archivi sono stati realizzati, e sono attualmente ancora reperibili sul sito ufficiale della Wikimedia (e NON Wikipedia) Foundation. Chi lo desidera può cercarseli da solo.

La Wikimedia Foundation ha, nella sua denominazione ufficiale, l’aggettivo “Incorporated”.

Qui basterà il seguente screenshot tratto dalla fonte primaria e riferito proprio alla traduzione italiana dei contenuti:

Per questo mancano la cronologia delle voci e il link alla detta cronologia: perché trattandosi di una copia statica non può essere aggiornata, modificata o riordinata nel tempo.

E’ come se Wikipedia affermasse che in un film mancano le musiche della colonna sonora e i titoli di coda, che non si vedono i movimenti degli attori, o che non si leggono i sottotitoli. Ma tutto ciò è lapalissiano ed elementare: una fotografia non è un film.

La cartella attenzionata, comunque, non è più in linea all’indirizzo riportato da almeno 18 mesi.

La pagina originale di Wikipedia afferma:

“Tutti i testi di Wikipedia sono pubblicati sotto la licenza libera CC BY-SA, che permette il libero riutilizzo e la libera rielaborazione del testo, ma alle seguenti condizioni:

  • che il testo finale sia a sua volta pubblicato sotto licenza CC BY-SA;

  • che venga attribuita la paternità della voce almeno con un collegamento alla stessa.”

Questo non è vero. O, almeno, è vero per le versioni più recenti di Wikipedia e comunque per quelle successive al 2008.

Nello specifico, quella risorsa è rilasciata sotto la GNU Free Documentation License (GNU FDL) e non su licenza Creative Commons. Le differenze sono molte, ma questo, ora, non ci interessa.

Vale la pena di ricordare che, secondo quanto riportato dalla stessa Wikipedia in italiano, che la GNU FDL

“Stabilisce che ogni copia del materiale, anche se modificata, deve essere distribuita con la stessa licenza. Tali copie possono essere vendute e, se riprodotte in gran quantità, devono essere rese disponibili anche in un formato che faciliti successive modifiche. Wikipedia è la più grande raccolta di documentazione ad aver utilizzato questo tipo di licenza fino al passaggio a Creative Commons, avvenuto nel giugno 2009. “

Quindi il passaggio da una licenza più ampia (GNU FDL) a una leggermente più ristretta (Creative Commons) è avvenuto esattamente un anno dopo la data del rilascio dei contenuti “incriminati”.

Da cosa si evince il carattere nemmeno troppo vagamente inquisitorio e redarguente di “Cloni”? Cosa ci suggerisce di considerarlo un vero e proprio cahier de doléances? Ad esempio passaggi come il seguente, che riguarda quello che l’utente finale può fare se e quando dovesse imbattersi in un contenuto suppostamente “clonato” o, in ogni modo, riprodotto senza il rispetto della licenza con cui è stato rilasciato:

“a) Segnalare il sito aggiungendolo in fondo all’elenco, controllando che non sia già presente, cercando di indicare se tutti i requisiti della CC BY-SA oppure della GFDL sono rispettati o se alcuni di essi siano mancanti, e se sul sito siano presenti contatti al webmaster o ai suoi responsabili. Si consiglia di firmare con data ed ora.
b) anche per siti e fonti che copino solo parzialmente, è possibile inviare una richiesta di rispetto GFDL (o similare, adattata per la CC BY-SA) e riportare poi l’eventuale risposta o effetto che la stessa ha sortito;
c) è bene controllare periodicamente che i siti siano ancora attivi e/o contengano ancora contenuti da Wikipedia: verificare aggiungendo in ciascuna segnalazione la dicitura Verificato da seguita da firma con data e ora.”

Sul punto c) è da osservare, ictu oculi, che nessuna verifica, controllo, revisione o modifica di quanto asserito a proposito di classicistranieri, siano mai stati esperiti.

Sul punto a) che il sintagma

“se sul sito siano presenti contatti al webmaster o ai suoi responsabili.”

rivela una scarsa conoscenza del diritto informatico dell’estensore, in quanto i dati relativi all’identità e al recapito email del responsabile sono reperibili

in primo luogo nell’archivio WHOIS, consultabile da chiunque;

in secundis, nelle pagine per la tutela della Privacy (cosiddetta “Privacy Policy“) obbligatoria per legge per i siti gestiti o ospitati in territorio italiano.

Sul punto b), infine, basti ricordare che il diritto alla corrispondenza, stabilito dalla Costituzione, trova applicazione nella stessa legge sul diritto d’autore, che stabilisce che uno scritto costituente corrispondenza privata non può essere riprodotto o diffuso senza il consenso del mittente.

Le conseguenze di questa apparente bagatella sono molteplici:

chiunque può segnalare qualsiasi sito riporti un qualsiasi estratto da Wikipedia, indipendentemente dal fatto che lo faccia rispettando o meno i termini della licenza con cui è venuto in possesso o a conoscenza del contenuto;

– le verifiche su quanto affermato o non sono effettuate, o, se lo sono, non producono alcun effetto;

– il diritto all’oblio esiste ed è disponibile per tutti, nessun escluso. Ma non è possibile richiedere alcuna cancellazione di contenuti non veritieri o fuorvianti. Non a Wikipedia, almeno;

– se sul sito ufficiale della William (Bill) and Melissa Gates Foundation (organizzazione a scopi benefici) dovesse comparire una citazione di Wikipedia non conforme alle richieste di quest’ultima, è fortemente da dubitare che possa venire pubblicamente segnalata. Non si sputa nel piatto in cui si mangia, e la suddetta Associazione/Fondazione è tra i massimi donatori ogni anno di importanti cifre di denaro alla Wikimedia Foundation). A questo proposito rinvio a quanto ho riportato nel mio libroNato ai bordi di Wikipedia. L’enciclopedia “libera” di Jimmy Wells come non-bene“;

– da premesse sbagliate scaturiscano conclusioni ancora più sbagliate. E’ vero che tutti i camini fumano. E’ altrettanto vero che anche Giovanni fuma. Ma Giovanni non è un camino.

– la violazione dei termini della licenza originale di rilascio di un testo o di un documento è, di per sé, sempre e comunque anche violazione della legge sul copyright? La mia opinione è che no, non lo è. Dunque non è reato, e, in ogni caso, io non l’ho fatto;

–  Ho la sensazione che su Wikipedia se le cose vanno bene il merito sia di Wikipedia e dei suoi volontari. Se le cose vanno male la colpa non sia di nessuno. O, al massimo, delle identità pseudonime.

Sul caso in specie:

classicistranieri.com ha regolarmente riprodotto la risorsa segnalata, fornendo altrettanto regolarmente i link alla licenza GNU FDL che era stata riprodotta e ospitata sul sito (l’utente segnalante lo riconosce);

– sono stati ugualmente forniti i nomi o gli pseudonimi degli autori di quella versione risalente al 2008, ed erano presenti le pagine relative così come “fotografate” dalla stessa Wikimedia Foundation e non da me;

– sì, le pagine ospitavano banner e script pubblicitari. Non sono un miserabile e nemmeno classicistranieri lo è. Era scopo di profitto, non di lucro. Avrei potuto perfino venderle a 5000 euro, ammesso e mai concesso che qualuno avesse avuto la follia di acquistarle. La licenza originale lo permette chiaramente;

– nessun utente, collaboratore o amministratore di Wikipedia mi ha MAI contattato per chiedermi conto di quanto avevo legalmente e legittimamente posto in essere;

Una gran brutta figura, quella di Wikipedia. Brutta davvero.

Valerio Di Stefano, 23 e 24 luglio 2024

Wikipedia_Cloni

Considerazioni personali

Da comune utente del web ho sempre ritenuto che collaborare, anche solo a titolo gratuito, con Wikipedia sia un’esperienza estremamente gratificante per chi la svolge.

Avere un qualsiasi ruolo nel campo della conoscenza non è come diventare Presidente di una grande azienda o avere successo in una carriera politica. E’ molto di più.

Poter migliorare un testo e offrire il proprio contributo fa sentire parte di una comunità. Poter addirittura decidere, dall’altro lato, se questo contributo sia giusto o sbagliato, congruo o non congruo al contesto, accettabile o rifiutabile anche secondo un proprio personale convincimento non è più una gratificazione, è potere.

In questo caso, si è trattato del potere di un utente registrato, che nel 2022 aveva 21 anni, e che ha potuto portare un elemento privo di fondamento nel novero della conoscenza universale.

E questo è il potere, quello vero.

Lo stesso che facilita il paradosso per cui se un docente universitario propone un contenuto o una modifica, un qualsiasi moderatore dell’enciclopedia, anche minorenne, può mettere in dubbio tale contributo e, per equazione successiva, la preparazione del docente, in base al suo personale convincimento.

Questo lo trovo terribile.

Aggiornamenti

Sulla pagina di Wikipedia adesso appare: